Ambiente & Veleni

Smog, meno riscaldamento e sconti per i mezzi pubblici: ecco il decalogo anti-inquinamento. Ma non è vincolante

Dalla riunione tra ministero, Anci e Regioni le misure per l’emergenza: fondo di 12 milioni per Comuni, vietata combustione di biomasse, ridotta velocità delle auto e 2 gradi in meno in case e uffici

Subito 12 milioni di euro ai comuni per sconti sul trasporto pubblico locale e potenziamento della mobilità condivisa. E in caso di sforamento per più di 7 giorni consecutivi dei limiti di smog, le amministrazioni possono decidere di far abbassare le temperature del riscaldamento di 2 gradi negli uffici pubblici e nelle case, oltre a limitare la velocità di circolazione a 30 chilometri orari nei centri urbani. Poi ci sono anche divieto di bruciatura di biomasse (per coloro che hanno metodi alternativi di riscaldamento) e “incentivi alla rottamazione delle auto più inquinanti”.

Nel terzo e ultimo giorno di blocco del traffico a Milano e targhe alterne a Roma, governo, presidenti di Regioni e Anci si incontrano per mettere a punto un vademecum che “metta fine alla babele dei provvedimenti in materia di smog”, ha detto il ministro dell’Ambiente Galletti, per contrastare il superamento del limite di Pm10. Un “decalogo condiviso” anche dal punto di vista “scientifico” che però, ha precisato, “non ha alcun valore giuridico” e “la titolarità – per applicarlo – spetta ai sindaci“.

Nel medio periodo, le risorse programmate e disponibili contro lo smog nelle grandi città ammontano a 405 milioni di euro. 35 sono per la mobilità sostenibile casa-scuola, casa-lavoro, car e bike sharing, pedibus (approvate con il collegato ambientale); 50 per la realizzazione di reti di ricarica elettrica (attraverso il Fondo Kyoto), 250 milioni per l’efficienza energetica in scuole, strutture sportive e condomini (attraverso il Fondo Kyoto), 70 milioni per riqualificazione degli edifici della pubblica amministrazione centrale.

“L’obiettivo di oggi era chiaro. Il governo ha deciso di assumere l’iniziativa per coordinare comuni che soffrono di una emergenza in termini di smog – ha detto Galletti -. La gravità della situazione è data principalmente da una situazione meteorologica molto difficile, e non solo in Italia. Mi spingo a dire che sono i primi effetti del cambiamenti climatici”. Per il ministro “la situazione in Italia in termini di emissioni è molto migliorata, il miglioramento però non ci deve accontentare, ma deve farci capire che i risultati si possono ottenere e che si deve fare tanto altro”. E anche per il presidente dell’Anci Piero Fassino, oggi “si passa dalla somma di singoli provvedimenti a una strategia nazionale che ne accresce l’efficacia” .

Per il governatore dell’Emilia Romagna e presidente della Conferenza Regioni Stefano Bonaccini, che insieme a Chiamparino aveva sottolineato l’urgenza di un piano condiviso per affrontare la situazione, “è evidente che stiamo parlando di interventi emergenziali. Dall’altra parte – ha detto – abbiamo condizionato la firma” del protocollo sullo smog “di oggi alla necessaria condivisione di prevedere un fondo straordinario aggiuntivo, con una posta di bilancio certa, per incentivi alla rottamazione delle auto più inquinanti”. Per Bonaccini, però, oltre ai provvedimenti che verranno decisi dalle amministrazioni, è fondamentale la partecipazione attiva dei cittadini. “Come per la raccolta differenziata la (loro) sensibilità ha fatto la differenza”, quindi, “se vogliamo vincere questa sfida, servono comportamenti virtuosi da parte di ognuno di noi”.