Torna a salire la tensione al confine tra Libano e Israele. Una potente esplosione ha investito un veicolo militare dell’Israel Defense Force presso la frontiera con il territorio libanese, fra il Monte Dov e il Monte Hermon. Il movimento sciita filo iraniano Hezbollah ha rivendicato l’attacco, affermando che si tratta della rappresaglia per l’uccisione – attribuita a Israele – alla fine di dicembre in un sobborgo di Damasco di Samir Kuntar, alto esponente del Partito di Dio. In Israele Kuntar era stato condannato all’ergastolo per aver partecipato all’omicidio di un poliziotto e due cittadini israeliani. Rilasciato nel 2008 in uno scambio di prigionieri con il Libano, divenne una figura importante del Partito di Dio.

In risposta, ha riferito l’esercito, Israele ha lanciato colpi di artiglieria. “Un ordigno esplosivo è stato improvvisamente fatto saltare contro veicoli dell’esercito israeliano nella zona del Monte Dov – si legge in una nota dell’Idf – per questo, i militari hanno risposto con il fuoco dell’artiglieria”. Alla base dell’attacco ci sarebbe anche l’occupazione di una zona da parte della Siria nel 1967 che il Libano rivendica come propria da quando Israele si ritirata dalla cosiddetta “linea blu” segnata dalle Nazioni Unite nel 2000.

La Resistenza islamica, braccio armato di Hezbollah, ha confermato di aver attaccato una pattuglia israeliana nella zona sul confine meridionale delle fattorie di Shebaa, occupate da Israele e rivendicate dal Libano. “Il gruppo Samir Qantar, che appartiene alla Resistenza Islamica, ha fatto esplodere un ordigno contro una pattuglia dell’esercito israeliano lungo la strada che collega Zebdin con Kafra, distruggendo un Hammer militare e ferendo alcuni soldati”, si legge in un comunicato. Secondo l’agenzia libanese Ann, l’esercito israeliano ha risposto all’attacco con lanciando bombe a grappolo, vietato dalle convenzioni internazionali, in diverse località nella stessa zona.

Nelle stesse ore a Gerusalemme due israeliani sono stati accoltellati presso il comando centrale della polizia. L’assalitore palestinese, riferisce la radio militare, “è stato neutralizzato”.

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