‘Ndrangheta e massoneria. Nell’inchiesta “Kyterion 2” (leggi l’articolo con le carte processuali) sono finiti professionisti che “rappresentano la faccia pulita del boss Nicolino Grande Aracri“. Non ha dubbi il procuratore facente funzioni di Catanzaro Giovanni Bombardieri che, durante la conferenza stampa, si è soffermato sui rapporti tra la cosca del crotonese e gli ambienti massonici. “Quello che emerge chiaramente – afferma il magistrato – è questa rete di relazioni legali e illegali che la cosca riesce a intessere grazie all’opera di Grazia Veloce“. Si tratta di una giornalista di Pomezia coinvolta in “organizzazioni di cavalierati di Malta”. “La massoneria – aggiunge ancora il magistrato – viene ritenuta uno strumento di incontro con quei soggetti ‘perbene’ che possono essere di aiuto agli interessi della cosca”. È emerso, inoltre, il tentativo dei Grandi Aracri di sistemare un processo in Cassazione: “Le investigazioni non hanno consentito di individuare il soggetto presente nelle strutture giudiziarie della Suprema Corte ma emergono inquietanti conversazioni degli indagati” di Lucio Musolino