Dopo la notizia della maxi causa intentata dal dipartimento di giustizia Usa per la truffa sulle emissioni, Volkswagen prende tempo con la Commissione Ue. Il gruppo tedesco ha informato Bruxelles che presenterà solo a fine gennaio i nuovi risultati dei test sugli inquinanti emessi dalle sue auto. Lo ha confermato Anna-Kaisa Itkonen, portavoce del commissario Ue per clima e energia, dicendo che nella lettera inviata all’esecutivo europeo la casa di Wolfsburg ha informato di avere affidato i test “su alcuni modelli” a un “servizio tecnico indipendente” ma che i dati devono essere poi certificati dall’autorità di omologazione Kba. “Pertanto la Volkswagen si aspetta di essere in grado di consegnare i dati finale per la fine di gennaio”, dopo non aver rispettato la scadenza di fine anno che era stata stabilita da Bruxelles.
Intanto il titolo Volkswagen continua a perdere terreno in borsa a Francoforte: la seduta di mercoledì si è chiusa con un -1,23% dopo il -6% di martedì, in seguito alla notizia della causa civile congiunta di dipartimento di giustizia e agenzia ambientale statunitense nei confronti del gruppo e dei marchi Audi e Porsche. Gli investitori temono che le potenziali sanzioni per la manipolazione di oltre 600mila veicoli diesel possano costare al gruppo fino a 45 miliardi di dollari, una cifra superiore di oltre il doppio rispetto a quanto previsto finora. Ma l’agenzia Bloomberg si è spinta a ipotizzare che le multe possano arrivare nel complesso a 80 miliardi di dollari, considerando la sanzione massima di 37.500 dollari per veicolo. Tuttavia negli Stati Uniti di solito le autorità cercano un accordo con l’azienda e comminano alla fine un importo frazionale rispetto al massimo possibile. Gli analisti di Goldman Sachs hanno stimato i costi probabili a 500 milioni di euro. “Ancora non si conosce il dettaglio della richiesta e prima dobbiamo valutare”, ha sottolineato un portavoce del gruppo.
Martedì l’agenzia Reuters ha poi dato conto del fatto che la trattativa con il governo Usa per concordare una correzione sui veicoli truccati è in salita. Una fonte di Vw ha riferito che rappresentanti della casa tedesca vedranno questa settimana il Californian Air Resources Board e la prossima la U.S. Environmental Protection Authority. Trovare una soluzione sembra più difficile del previsto, perché un eventuale accordo comporta la produzione di nuovi componenti e ulteriori controlli.
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Volkswagen prende tempo con Ue: “Dati su emissioni a fine gennaio”. Azioni giù in borsa per timore di maxi multa Usa
Il gruppo di Wolfsburg non ha rispettato la scadenza di fine 2015 per presentare i risultati dei nuovi test. E ora rimanda ancora. Intanto l'escalation dei potenziali costi pesa sul titolo a Francoforte
Dopo la notizia della maxi causa intentata dal dipartimento di giustizia Usa per la truffa sulle emissioni, Volkswagen prende tempo con la Commissione Ue. Il gruppo tedesco ha informato Bruxelles che presenterà solo a fine gennaio i nuovi risultati dei test sugli inquinanti emessi dalle sue auto. Lo ha confermato Anna-Kaisa Itkonen, portavoce del commissario Ue per clima e energia, dicendo che nella lettera inviata all’esecutivo europeo la casa di Wolfsburg ha informato di avere affidato i test “su alcuni modelli” a un “servizio tecnico indipendente” ma che i dati devono essere poi certificati dall’autorità di omologazione Kba. “Pertanto la Volkswagen si aspetta di essere in grado di consegnare i dati finale per la fine di gennaio”, dopo non aver rispettato la scadenza di fine anno che era stata stabilita da Bruxelles.
Intanto il titolo Volkswagen continua a perdere terreno in borsa a Francoforte: la seduta di mercoledì si è chiusa con un -1,23% dopo il -6% di martedì, in seguito alla notizia della causa civile congiunta di dipartimento di giustizia e agenzia ambientale statunitense nei confronti del gruppo e dei marchi Audi e Porsche. Gli investitori temono che le potenziali sanzioni per la manipolazione di oltre 600mila veicoli diesel possano costare al gruppo fino a 45 miliardi di dollari, una cifra superiore di oltre il doppio rispetto a quanto previsto finora. Ma l’agenzia Bloomberg si è spinta a ipotizzare che le multe possano arrivare nel complesso a 80 miliardi di dollari, considerando la sanzione massima di 37.500 dollari per veicolo. Tuttavia negli Stati Uniti di solito le autorità cercano un accordo con l’azienda e comminano alla fine un importo frazionale rispetto al massimo possibile. Gli analisti di Goldman Sachs hanno stimato i costi probabili a 500 milioni di euro. “Ancora non si conosce il dettaglio della richiesta e prima dobbiamo valutare”, ha sottolineato un portavoce del gruppo.
Martedì l’agenzia Reuters ha poi dato conto del fatto che la trattativa con il governo Usa per concordare una correzione sui veicoli truccati è in salita. Una fonte di Vw ha riferito che rappresentanti della casa tedesca vedranno questa settimana il Californian Air Resources Board e la prossima la U.S. Environmental Protection Authority. Trovare una soluzione sembra più difficile del previsto, perché un eventuale accordo comporta la produzione di nuovi componenti e ulteriori controlli.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.