Il gruppo di Wolfsburg non ha rispettato la scadenza di fine 2015 per presentare i risultati dei nuovi test. E ora rimanda ancora. Intanto l'escalation dei potenziali costi pesa sul titolo a Francoforte
Dopo la notizia della maxi causa intentata dal dipartimento di giustizia Usa per la truffa sulle emissioni, Volkswagen prende tempo con la Commissione Ue. Il gruppo tedesco ha informato Bruxelles che presenterà solo a fine gennaio i nuovi risultati dei test sugli inquinanti emessi dalle sue auto. Lo ha confermato Anna-Kaisa Itkonen, portavoce del commissario Ue per clima e energia, dicendo che nella lettera inviata all’esecutivo europeo la casa di Wolfsburg ha informato di avere affidato i test “su alcuni modelli” a un “servizio tecnico indipendente” ma che i dati devono essere poi certificati dall’autorità di omologazione Kba. “Pertanto la Volkswagen si aspetta di essere in grado di consegnare i dati finale per la fine di gennaio”, dopo non aver rispettato la scadenza di fine anno che era stata stabilita da Bruxelles.
Intanto il titolo Volkswagen continua a perdere terreno in borsa a Francoforte: la seduta di mercoledì si è chiusa con un -1,23% dopo il -6% di martedì, in seguito alla notizia della causa civile congiunta di dipartimento di giustizia e agenzia ambientale statunitense nei confronti del gruppo e dei marchi Audi e Porsche. Gli investitori temono che le potenziali sanzioni per la manipolazione di oltre 600mila veicoli diesel possano costare al gruppo fino a 45 miliardi di dollari, una cifra superiore di oltre il doppio rispetto a quanto previsto finora. Ma l’agenzia Bloomberg si è spinta a ipotizzare che le multe possano arrivare nel complesso a 80 miliardi di dollari, considerando la sanzione massima di 37.500 dollari per veicolo. Tuttavia negli Stati Uniti di solito le autorità cercano un accordo con l’azienda e comminano alla fine un importo frazionale rispetto al massimo possibile. Gli analisti di Goldman Sachs hanno stimato i costi probabili a 500 milioni di euro. “Ancora non si conosce il dettaglio della richiesta e prima dobbiamo valutare”, ha sottolineato un portavoce del gruppo.
Martedì l’agenzia Reuters ha poi dato conto del fatto che la trattativa con il governo Usa per concordare una correzione sui veicoli truccati è in salita. Una fonte di Vw ha riferito che rappresentanti della casa tedesca vedranno questa settimana il Californian Air Resources Board e la prossima la U.S. Environmental Protection Authority. Trovare una soluzione sembra più difficile del previsto, perché un eventuale accordo comporta la produzione di nuovi componenti e ulteriori controlli.