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Rocco Siffredi: “Il porno sostituisce la scuola sull’educazione sessuale: spieghiamo ai ragazzi che quegli attori sono acrobati del circo”

"La pornografia dovrebbe essere intrattenimento, ma in mancanza di alternative è diventata uno strumento di apprendimento, soprattutto tra i giovani". Ecco, questo non è normale nemmeno per Rocco Siffredi, protagonista di quasi 2000 film porno girati da attore e 450 da regista. Così, Rocco "ci mette la faccia e l’esperienza” nel chiedere l’educazione sessuale nelle scuole con una petizione

di Elisa Liberatori Finocchiaro

“La pornografia dovrebbe essere intrattenimento, ma in mancanza di alternative è diventata uno strumento di apprendimento, soprattutto tra i giovani”. Ecco, questo non è normale nemmeno per Rocco Siffredi, protagonista di quasi 2000 film porno girati da attore e 450 da regista. “L’educazione sessuale è obbligatoria in tutti i paesi dell’Unione tranne che in Italia, Bulgaria, Cipro, Lituania, Polonia, Romania e Regno Unito. In Italia contiamo decenni di proposte sull’educazione sessuale e nessuna legge”.

Rocco “ci mette la faccia e l’esperienza” nel chiedere l’educazione sessuale nelle scuole con una petizione su Change.org, perché sa bene che quello di cui si occupa da trent’anni è ben lontano dall’essere qualcosa di educativo per i più giovani, ma è anche – molto spesso –  l’unica risorsa per saziare una naturale curiosità e un naturale desiderio.

Rocco, secondo te perché in Italia c’è poca attenzione per l’educazione sessuale? E in generale, perché il sesso in Italia è ancora considerato come qualcosa di losco e scabroso?
In Italia non c’è la Chiesa, l’Italia è la Chiesa, con tutta l’ipocrisia che questo comporta. Ecco, sì, mi sembra che la violenza sia divenuta ormai normale mentre di una cosa come il sesso ci vergogniamo persino a parlare. La maggior parte dei ragazzini guardano porno, anche estremo, assiduamente. Io non voglio fare il professore, voglio soltanto lanciare una provocazione: qualcuno si vuol prendere la briga di spiegare ai ragazzi cosa vedono quando vedono porno estremo? Sono sicuro che il porno negli adulti porti ad una maggiore apertura mentale, però che faccia bene a un’età molto giovane, 12-13 anni, ecco, ho i miei forti dubbi. La pornografia di oggi è davvero estrema, qualcuno dovrebbe spiegare ai ragazzi che quegli attori sono acrobati del circo, che la sessualità nella vita reale non è quella.

La pornografia è oggi facilmente accessibile a tutti. Cosa pensi che provochi la fruizione di questa pornografia – e in particolare dei trend recenti della pornografia – su un pubblico maschile e femminile molto giovane?
La petizione nasce soprattutto per i minorenni. La pornografia è lo specchio della società e la società ci chiede “roba” estrema. Ma i ragazzini che la vedono, cosa pensano? Non sono un sessuologo, non sono un medico, sono un essere umano, un papàA questi ragazzini andrebbe spiegato che quella non è la realtà. Io coi miei figli lo ho fatto. Sono sicuro però, che la maggior parte delle persone non lo facciano, perché pensano che i figli quella “roba” non la vedano. In maniera anche ironica, a scuola, è importante che se ne inizi a parlare. Non voglio mica fare una crociata contro il porno, sarebbe una contraddizione in termini. Studi fatti recentemente in Canada, hanno provato che la pornografia aiuta tanta gente. E io ci credo. Chi non fruisce di porno 24 ore su 24, ecco, chi lo prende in maniera non ossessiva, ne può trarre giovamento, ne sono sicuro. Ho notato però che tra molti ragazzini, se non vedi porno sei fuori dal gruppo e il porno anche estremo, ripeto, è accessibilissimo. Allora, cerchiamo di spiegare ai minorenni cosa stanno vedendo.

Il porno è finzione? Se sì, puoi mandare un messaggio a tutti coloro che lo prendono come realtà?
Il porno vero è finzione. Quando lavori, cerchi di offrire al fruitore una performance fuori dall’ordinario – io non faccio sesso come lo faccio davanti alla telecamera. Quella performance deve essere molto forte, deve offrire qualcosa per cui gli uomini e le donne soprattutto, avranno voglia di masturbarsi, anche se poi nella realtà non farebbero mai ciò per cui si eccitano. Si lavora per offrire al fruitore un sesso quasi “surreale”, per eccitarlo a livello mentale, anche se poi nella vita reale quel che sta vedendo non lo farebbe mai.

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