Colpa nostra. Pensavamo di vederci dall’inizio alla fine tutti gli episodi di Homeland e invece abbiamo scoperto che Sky ce ne tiene almeno per ora a disposizione solo i tre più recenti della quinta serie, gli ultimi dei sessanta che a occhio e croce ne sono stati trasmessi a partire dal 2011. E qui abbiamo sbagliato, perché anziché fare un passo indietro abbiamo voluto comunque entrare nel novero di quelli che possono dire “l’ho vista anch’io”. E ci siamo trovati nel pieno di una vicenda affollata di agenti segreti dei vari segretissimi servizi di diversi paesi (ieri toccava ad americani, russi, tedeschi e israeliani) che quando non rivaleggiano si aiutano e quando non si aiutano si intrappolano a vicenda per disporre di un infiltrato in campo altrui.

Nei suddetti servizi chi lavora e si sbatte più di tutti sono le donne, perlopiù bionde, ma chi dà gli ordini sono per lo più gli uomini. Segno che il tetto di vetro (in questo caso anche blindato) che assicura il perpetuarsi della tradizione maschilista regge ancora alla pressione della Storia e del Progresso. A proposito, la cattiva del momento è proprio un’agente americana che, per quanto scaltrita da anni e anni di esperienza a contatto con di tutto e di più, si lascia corrompere a causa del suo debole per gli uomini aitanti, un po’ come, a sessi invertiti, gli ufficiali francesi si facevano sedurre dalla buona, vecchia Mata Hari.

Benissimo, si dirà, se le donne occupano – pur con i limiti che si dicevano – posizioni un tempo esclusivamente maschili, potrà ben accadere che, a sessi invertiti, subiscano le insidie della seduzione. Sì, ma la Nostra va anche pazza per le borse firmate e l’Italian Style. Tant’è che venendo via da Baghdad, dove tutto sta come sempre andando a rotoli a seguito delle due guerre dei Bush, annuncia alla sostituta che non tirerà dritto fino alla rilassante isola dei Caraibi “piena di maschi favolosi”, ma farà “una puntatina di shopping a Milano“. E qui si sente lo sforzo degli sceneggiatori di parlare al cuore e ai sogni delle spettatrici più tradizionali, quelle che a parere degli autori non si raccapezzerebbero mai in una storia se non vi trovassero qualche bandolo riconducibile alla tentazione e alla ostentazione.

A tenerci in ansia provvedono nel frattempo quelli del Daesh che hanno sottratto ad Assad qualche residuo di gas sarin e intendono utilizzarlo per compiere una strage a Berlino. Di certo nelle prossime puntate i nostri eroi e le nostre eroine la sventeranno. Sempre che non si distraggano davanti a una vetrina.

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