Mizanur Rahman, noto con il nome di battaglia di Abu Baraa, è un predicatore islamico nato e cresciuto a Londra. Arrestato diverse volte con gravi accuse di terrorismo, ha già scontato in carcere una pena di 6 anni. Dopo questa intervista di Francesca Nava per Piazzapulita (La7) è stato nuovamente arrestato lo scorso agosto con l’accusa di incitamento al sostegno dell’Isis, insieme al predicatore Anjem Choudary e ad altri ex affiliati del gruppo islamico al-Muhajiroun (organizzazione terroristica che reclutava combattenti da inviare in Siria e in Iraq, fondata dal predicatore islamico Omar Bakri e messa al bando nel 2005). In questa intervista Abu Baraa parla del suo miglior amico Siddharta Dhar, 32 anni residente a East London e conosciuto con il nome di battaglia di Abu Rumaysah, che è riuscito a fuggire all’intelligence britannica dopo l’arresto del 25 settembre 2014. Infatti pochi giorni dopo il suo rilascio su cauzione, Abu Rumaysah, passando per Parigi con il passaporto che si era rifiutato di consegnare alle autorità, ha raggiunto la Siria. Oggi, secondo Scotland Yard, Abu Rumaysah sarebbe il nuovo boia dell’Isis, apparso pochi giorni fa in un video choc nel quale minaccia David Cameron prima di uccidere 5 presunte spie britanniche
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