Sigilli alla discarica di Borgo Montello, in provincia di Latina, a causa di una “situazione di pericolo per la salute pubblica”. Il pm Luigia Spinelli ha disposto il sequestro dell’invaso S8 della discarica gestita dalla società Indeco, del gruppo Green Holding della famiglia Grossi, già finita al centro delle inchieste della Procura di Latina che nell’ottobre 2014 avevano portato all’arresto di Andrea Grossi con l’accusa di peculato (poi scarcerato), figlio di Giuseppe Grossi, il “re delle bonifiche” lombardo coinvolto nell’affare della bonifica del quartiere milanese di Santa Giulia.
Secondo il gip di Latina, Giuseppe Cario, a Borgo Montello “è in atto condotta di gestione di discarica di rifiuti in assenza di autorizzazione” che avrebbe portato a un “preoccupante fenomeno di superamento delle quote di rifiuti abbancati ben oltre la quota oggetto di autorizzazione”: circa 114mila e 500 metri cubi di rifiuti in eccesso. Una massa che, secondo il giudice, creerebbe “rischi per la falda acquifera conseguenti al percolato derivante da una massa di rifiuti (…) che grava su area ad impermeabilizzazione sottostante non conforme”.
Gli amministratori della società Indeco Ernesto D’Aprano, Stefano Lazzari, Antonio Romei, Antonella Bertagna e Giorgio Cardona sono indagati per gestione di discarica non autorizzata, “in violazione – scrive il pm nella richiesta di sequestro – della Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dalla Regione Lazio”. Nel punto di massima differenza rispetto alla quota prevista dall’autorizzazione, l’elevazione della discarica anziché a 2,9 metri arriverebbe a “circa 4,5 metri”. Nella relazione presentata da Indeco, secondo la magistratura, la società sosteneva che dopo il 2028 i rifiuti si sarebbero abbassati per effetto di un “fenomeno deformativo”. “Dopo il 2028 – scrive il gip nel decreto di sequestro – E però oggi non è così”. La normativa infatti “non prevede che i possibili cedimenti consentano il superamento delle quote autorizzate”.
I manager del gruppo Green Holding, che controlla la società Indeco, nel novembre scorso sono stati coinvolti nell’inchiesta “Evergreen” della Procura di Latina, con l’accusa di aver sottratto 34 milioni di euro destinati alla bonifica della discarica di Borgo Montello. Dalle telefonate intercettate erano emerse le conversazioni in cui Andrea Grossi discuteva di auto di lusso, lavori di ristrutturazione ad un castello e spiegava come la discarica del sud pontino fatturasse 1 milione e mezzo al mese. Secondo l’accusa, i soldi che dovevano servire per la post gestione della discarica di Borgo Montello sarebbero transistati in tre società di diritto lussemburghese.