Manifestazione davanti alla sede del Comune mentre si svolge il consiglio comunale. Tra loro anche l'europarlamentare Pina Picierno e Rosaria Capacchione. In aula i sostenitori dem hanno cercato di esporre cartelli con la scritta "dimissioni", ma i grillini hanno chiamato i vigili per farli togliere. La prima cittadina è scoppiata a piangere al termine della seduta ed è stata accolta dagli applausi dei colleghi
Bagarre in consiglio comunale a Quarto (Napoli) dove la giunta M5S è da giorni al centro delle polemiche per l’inchiesta della Dda sull’ex consigliere grillino Giovanni De Robbio, accusato di tentata estorsione ai danni del sindaco Rosa Capuozzo e di voto di scambio. Duecento sostenitori Pd hanno partecipato alla seduta mostrando cartelli dal titolo “onestà” o “dimissioni” e urlando slogan come “l’onestà tornerà di moda”. I grillini hanno chiamato i vigili e chiesto che rimuovessero i manifesti. Poi, dopo un’accesa discussione, è intervenuta anche la prima cittadina: “Dobbiamo combattere la camorra tutti insieme”, ha detto, “no alle strumentalizzazioni”. Poi è scoppiata in lacrime ed è stata accolta dagli applausi dei colleghi.
I sostenitori democratici, tra cui anche le parlamentari Pina Picierno e Rosaria Capacchione, in mattinata avevano organizzato un presidio davanti al Comune e poi sono entrati in aula mentre si teneva il consiglio comunale. Lì hanno cercato di esporre alcuni cartelli, ma il presidente del consiglio comunale Lorenzo Paparone ha chiamato i vigili e ha chiesto che fossero rimossi. “Siamo stati censurati”, ha commentato il leader dei giovani democratici di Napoli Marco Sarraccino a ilfattoquotidiano.it, “per l’identico comportamento che i grillini tengono in Parlamento”. Poco dopo Paparone ha chiesto che fosse ritirato l’ottavo punto all’ordine del giorno per evitare il dibattito in aula. L’annuncio ha provocato le grida di alcuni esponenti dei Giovani democratici. “Capuozzo chiama Di Maio e fatti dire cosa devi dire”, hanno urlato. Ad alcuni di loro le forze dell’ordine hanno chiesto di verificare i documenti.
Nelle scorse ore sono aumentate le pressioni sulla sindaca perché faccia un passo indietro. A chiedere le dimissioni della giunta è il Partito democratico, ma anche dentro il Movimento 5 Stelle non mancano i malumori. Il blog di Beppe Grillo dopo 20 giorni di silenzio, ha pubblicato un articolo in difesa della Capuozzo. Cominciano a comparire però le prime crepe: il direttorio e i vertici sono preoccupati per l’effetto che la campagna mediatica del Pd sull’argomento potrebbe avere sulle prossime elezioni amministrative. E non manca, anche tra i fedelissimi, chi rimprovera alla sindaca qualche leggerezza nella gestione del caso. Lei però per il momento non intende lasciare la carica e sta preparando il rimpasto della giunta. “Io non mi dimetto”, ha detto Capuozzo al Fatto Quotidiano e ai giornalisti che ha voluto incontrare uno a uno nelle scorse ore. “Se me lo dovesse chiedere il direttorio? Questa richiesta non arriverà mai”.