Sono le 9.45 del mattino del 14 novembre, Abdeslam viaggia insieme ai due amici che da Bruxelles sono andati a prenderlo nella notte a Parigi per riportarlo in Belgio: 12 ore prima il 26enne aveva preso parte agli attacchi costati la vita a 130 persone nella capitale francese. Durante il viaggio la polizia li ha fermati per ben tre volte ma lasciandoli sempre liberi di andare
L’uomo più ricercato d’Occidente fotografato al confine tra la Francia e il Belgio a poche ore dalle stragi di Parigi. Salah Abdeslam, il fuggiasco membro del commando autore degli attentati del 13 novembre a Parigi, è stato filmato dalle telecamere di sorveglianza di un’area di servizio vicino al confine belga e le immagini sono state pubblicate da BFM-TV.
Sono le 9.45 del mattino. Salah sembra disteso, le mani in tasca. Dodici ore prima partecipava ai sanguinari attentati che hanno causato la morte di 130 persone tra i locali di Parigi e lo Stade de France a Saint-Denis. Al suo fianco, i due amici che da Bruxelles sono andati a prenderlo nella notte a Parigi per riportarlo in Belgio, Mohammed Amri, ritratto mentre fa il pieno alla Golf, e Hamza Attou, 21 anni. Secondo l’avvocato di uno dei complici, i tre avevano appena fumato uno spinello.
Durante il viaggio Parigi-Bruxelles la polizia li ha fermati per ben tre volte ma lasciandoli sempre liberi di andare. In quel momento il nome di Salah non era ancora legato ai massacri appena perpetrati nella capitale della Francia. Nella stazione di servizio, insieme agli altri due compari, Salah rimane per dodici minuti, tranquillo, con il volto scoperto e le mani in tasca.
Poco prima delle dieci la Golf riprende il cammino verso Bruxelles. Abdeslam verrà depositato nel comune di Laeken, alle porte della capitale. Da allora di lui si sono perse le tracce. Amry e Hattou sono stati arrestati il giorno dopo a Molenbeek.