Almeno un record in Italia ce l’abbiamo. Quello dell’outlet più grande d’Europa. A Serravalle Scrivia, nell’alessandrino. Outlet uguale “spaccio aziendale”. Ma qui non si tratta dello spaccio di un’azienda, ma di ben 180 aziende. E che aziende! Il gotha della moda nazionale ed internazionale. Dal sito: “Serravalle Designer Outlet è il più grande Outlet d’Italia e d’Europa: con una splendida cornice architettonica ispirata ai palazzi liguri, bar e ristoranti, area giochi per bambini, un comodissimo parcheggio gratuito e 300 firme, c’è sempre qualcosa di speciale per tutti.”
È vero. Io una volta ero lì per lavoro e ci ho fatto un giro per mera curiosità. L’outlet è concepito come un villaggio, con tante belle casette dai colori tenui, un bel selciato, le panchine, i servizi. Insomma, sembra di essere in un luogo, tanto è ben realizzato. Ed invece è il non-luogo più grande d’Europa. Una sorta di riproduzione del Truman Show.
Se non fosse per l’outlet, Serravalle sarebbe rimasta quello che era: una cittadina adagiata ai piedi dell’Appennino Ligure, luogo strategico per traffici commerciali tra Liguria e Piemonte, con una discreta industria, un po’ di agricoltura, ed una famosa area archeologica, che ricorda i fasti della romanità. Poi è arrivato lo sviluppo, ma quello vero. Ed ecco prima l’outlet, poi il mega centro commerciale (Serravalle Retail Park), il Ferrari Store ed anche il Palabingo.
Quanto terreno agricolo si sia divorato lo sviluppo a Serravalle è difficile quantificarlo. Per quanto concerne solo l’outlet, il proprietario, il Gruppo Praga, cita 45.000 mq di superficie coperta. Ma occorre aggiungere quantomeno i percorsi all’interno e l’enorme parcheggio. Se all’outlet poi uniamo appunto il centro commerciale, il Ferrari Store, il Palabingo, i numeri lievitano considerevolmente.
D’altra parte, questo è lo sviluppo, che piaccia o meno, compatibile o meno.
Perché parlo oggi dell’outlet di Serravalle? Perché è balzato (si fa per dire) all’onore delle cronache questa settimana per un dato eclatante. Il primo giorno di saldi (perché ci sono i saldi anche qui, una sorta di saldi su saldi) vi si sono riversate 55.000 persone. Tenete presente che Serravalle Scrivia conta circa 6.200 anime.
Nella splendida giornata di sole, il Tg3 regionale ha subito colto l’occasione per inviare una troupe di servizio pubblico per intervistare i negozianti entusiasti e la gente che formicolava beata all’interno. “Cosa ha comprato?”, “Quanto ha risparmiato?”. Due coniugi erano andati “solo per fare un giro”. Eh sì, l’outlet è anche questo. Un non-luogo in cui trascorrere un’amena giornata. Magari non si compra nulla, ma si passeggia pigramente, si cazzeggia in questo dolce paesino senza traffico. Due passi, una pizza al trancio, una Coca, una sosta sulla panchina a godersi qualche raggio di sole. Dio, come è bello lo sviluppo!