Molti utenti hanno lasciato commenti in "onore" di Savino Parisi sotto il post di BariToday. La sua liberazione è stata festeggiata con fuochi d'artificio davanti al carcere. Sindaco: "Noi siamo di più"
I fuochi d’artificio davanti al carcere e i commenti di gioia su Facebook. Così è stata salutata l’assoluzione in Appello (e la conseguente scarcerazione) di Savino Parisi, considerato il boss del rione Japigia di Bari. Dopo aver appreso la notizia dai post di BariToday in molti hanno esternato la propria felicità con frasi del genere: “Grande uomo”, scrive un utente. “Parisi libero!“, esulta un altro. C’è anche chi si rallegra perché da libero “può mettere un po’ di ordine a Japigia” perché, sbotta l’autore del post, “tra scippi e furti in casa non se ne può più!”. “Sono contento per lui, auguri Savinuccio. Goditi la tua libertà“, commenta un altro con tanto di smile e pollice in su. C’è anche chi cerca di allargare il discorso: “Almeno lui ha pagato per le sue malefatte. A Montecitorio girano liberamente”. “E’ vero ha commesso dei crimini, cos’ dicono i tribunali, ma ha fatto anche tanto bene”, conclude un utente.
Commenti che hanno scatenato anche rabbia e un botta e risposta tra le due “tifoserie”. “Tanto bene? Aspetta che ti presento agli amici dell’associazione anti racket, così lo dici a loro“. In tanti reagiscono indignati: “Voi che difendete Parisi, ma cosa cazzo avete in testa?”. “Non ho ho parole stiamo parlando di un boss”. “Fanno veramente schifo nel tessere le lodi a quest’uomo”, scrive un altro.
Sull’episodio interviene il sindaco Antonio Decaro con un lungo post su Facebook: “Noi siamo molti di più. Ieri sera a Bari qualcuno pare avesse qualcosa da festeggiare e per questo ha fatto esplodere dei fuochi d’artificio. Non mi soffermerò sulla circostanza legata allo spettacolo pirotecnico né sugli autori di questo gesto che ha messo in imbarazzo tutta la città. Voglio continuare a parlare invece a tutti quei cittadini che insieme a me ieri sera nelle stesse ore erano nella parrocchia di San Marcello, a poche centinaia di metri dal luogo dei fuochi, a parlare di futuro, di amore per la città e di come insieme vogliamo cambiarla e migliorarla. Voglio parlare a chi come me, questa città la ama e la rispetta, a chi oggi non si sente orgoglioso di Bari. A queste persone voglio dire: andiamo avanti noi! Noi siamo più forti di chi sporca questa città, che lo faccia imbrattandone un muro o infangando la sua dignità. Siamo più forti di chi festeggia la scarcerazione di un boss perché crediamo nello Stato e nella giustizia e lavoriamo tutti i giorni per rendere Bari un luogo migliore dove vivere. E, soprattutto, siamo molti ma molti di più”.