Il designer danese Henrik Fisker ha fondato una nuova, piccola casa automobilistica, che al Naias 2016 presenta una supercar in edizione limitata. L'Aston Martin voleva impedire il debutto perché l'auto somiglia troppo alla DB10 del film di 007 Spectre. Ma Fisker non si ferma, e chiede i danni
Al Salone di Detroit il nuovo marchio VLF Automotive ha presentato il suo secondo modello, una supercar costruita semi artigianalmente su base Corvette, chiamata Force 1 V10: un bolide in edizione limitata a 50 esemplari, da 745 CV di potenza e quasi 270.000 dollari di prezzo. Ma non è stato un debutto sereno: solo una settimana prima il designer Henrik Fisker, uno dei soci fondatori della VLF, ha citato in tribunale l’Aston Martin, chiedendo al costruttore britannico ben 100 milioni di dollari di danni perché avrebbe cercato di impedirgli di presentare il modello, intimidendolo con una diffida. Secondo l’Aston Martin, la Force 1 V10 somiglierebbe troppo alla BD10, auto disegnata per il film di James Bond Spectre (nella foto in basso). Fisker rifiuta l’accusa: “Questa è una supercar americana. Abbiamo creato un design del tutto unico”. Ai cronisti, al Salone, ha detto: “Era una minaccia. Ma non possono fermare la competizione, tutti noi creiamo auto attraenti per competere con gli altri costruttori”.
Henrik Fisker non è nuovo alle cause milionarie: aveva già ottenuto più di un milione di dollari nel 2008 dalla Tesla. L’azienda di Elon Musk l’aveva accusato di aver violato il segreto industriale all’epoca in cui si lavorava al prototipo Tesla White Star – da cui nacque la Model S – e di aver volutamente disegnato un’auto “brutta”, tenendo le migliori soluzioni di design per la sua Karma.
Fisker è noto nel mondo dell’auto per avere lavorato in diverse aziende: in BMW (dove disegnò le linee esterne della Z8), in Ford per il marchio Aston Martin nei primi anni 2000, all’epoca in cui il brand britannico faceva parte del gruppo americano. Fondò nel 2004 la Fisker, con cui costruì l’ibrida plug-in Karma e da cui si dimise nel 2013. Nello stesso anno la Casa dichiarò bancarotta, salvo poi essere acquistata dai cinesi di Wanxiang Group e cambiare nome in Karma Automotive. Nel 2015, il designer nato in Danimarca si è unito all’azienda creata nel 2013 dall’ex vice presidente di General Motors Bob Lutz e dall’imprenditore Gilbert Villarreal, fondando la VLF Automotive, sigla composta con le iniziali dei loro cognomi. Un piccolo costruttore (gli investimenti non superano i 10 milioni di dollari) che finora ha presentato due modelli, la Destino V8 e, appunto, la nuova Force 1 V10.