Diritti

Twitter, in Arizona diventa una gogna mediatica per genitori che non pagano gli alimenti

“Per troppo tempo, siete stati in grado di mantenere l’anonimato, in grado di aggirare le vostre responsabilità finanziarie e giuridiche senza vergogna. Ecco una novità per tutti i padri inadempienti (rispetto agli obblighi di mantenimento verso i propri figli, ndr) là fuori: con effetto immediato, lo Stato inizierà a postare le foto, i nomi e l’ammontare dovuto da questi perdenti sui social media, con l’hashtag #deadbeat [fannullone, scroccone, scioperato, ndr]”.

Sono queste le parole con le quali il Governatore dell’Arizona, Doug Ducey nel corso del suo discorso allo Stato dei giorni scorsi ha annunciato l’intenzione di utilizzare Twitter come un’autentica gogna mediatica per indurre i genitori in ritardo con i pagamenti degli alimenti ai figli, a saldare i propri debiti. E guai a pensare che si sia trattato solo di una “minaccia” o di una boutade per mostrare i muscoli.

Alle 11.46 dell’11 gennaio, infatti, la foto, il nome ed il cognome ed il suo debito verso i figli del primo papà inadempiente è finito su Twitter attraverso l’account del Dipartimento di Stato alla sicurezza sociale, seguito a ruota da un lungo elenco di compagni di sventura.

“Wanted – Child Suppord evaders” è il titolo che apre la pagina del sito web istituzionale del Dipartimento nella quale sono pubblicate le foto segnaletiche di una manciata di genitori – uomini e donne – debitori dei propri figli.

Ad essere pubblicate sul sito web del Dipartimento di Stato e twittate sono le foto dei genitori che sono stati condannati da un giudice per non aver pagato più di 5000 dollari di alimenti ai figli e, pertanto – alla stregua della legge dell’Arizona – destinatari di un ordine di arresto e, come tali, tecnicamente “ricercati”.

Ma si tratta di una magra consolazione sotto il profilo della privacy e della civiltà giuridica non solo perché l’utilizzo – addirittura da parte di uno Stato – dei social media come gogna mediatica sposta indietro l’orologio della storia del mondo di diversi secoli ma anche e soprattutto perché, naturalmente, online ci finiscono informazioni sintetiche che dicono poco o nulla delle vicende che hanno indotto i diversi genitori a sottrarsi all’obbligo di pagamento degli alimenti ai propri figli.

Tra i “ricercati” del Dipartimento di Stato per la sicurezza sociale, infatti, ce ne saranno, certamente, di autentici “fannulloni” senza scrupoli che hanno scelto di darsi alla macchia, dimenticandosi dei propri figli ma ce ne saranno – o, almeno, e probabile che ve ne siano – altrettanti che, a malincuore si sono ritrovati nell’impossibilità di far fronte al loro debito per ragioni giuridicamente magari irrilevanti ma umanamente e socialmente tali da rendere ancora più odioso il fatto di dover essere condannati a questa novella gogna.

Guai a negare – stando a quanto riferito dal Governatore – che in Arizona il fenomeno dei genitori che si sottraggono ai loro obblighi nei confronti dei figli abbia assunto dimensioni insostenibili con un debito complessivo di 1, 74 miliardi di dollari ma tanto non sembra davvero sufficiente, nel 2016, per condannare chicchessia alla gogna via Twitter.

Gli unici – a quanto si apprende leggendo il dislaimer pubblicato sul sito istituzionale – a essere sottratti alla pubblicazione della foto, del nome e cognome e del loro debito sono i genitori sottoposti ad un procedimento di fallimento o che ricevono sussidi sociali.

Davvero troppo poco per trovare ragionevole un’iniziativa che sempre semplicemente incivile nonostante l’evidente atrocità del crimine che attraverso essa ci si prefigge di combattere.