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Burkina Faso, 30 morti nell’assalto all’hotel degli occidentali. Blitz nella notte, liberati 150 ostaggi

Uccisi quattro jihadisti del commando che per 12 ore ha assaltato gli hotel Splendid e Yibi e il caffè "Le Cappuccino". Rivendicazione di al-Qaeda: "Vendetta contro Francia". Tra le persone liberate anche un ministro. Rapiti due austrialiani nel nord del Paese. La Farnesina: "Restate a casa".

Una trentina di morti, di 18 nazionalità diverse (due francesi), nell’attacco rivendicato da Al Qaeda nel cuore Ouagadaougou, capitale dello Stato africano del Burkina Faso. Teatro dell’assalto con bombe e mitra l’Hotel Splendid, sulla centralissima Avenue Nkrumah, frequentato soprattutto da occidentali e base per le truppe francesi nell’operazione Barkhane contro i militanti islamisti del Sahel. Ieri sera era in corso una cena con decine di invitati organizzata dall’Agenzia per la sicurezza della navigazione aerea in Africa e Madagascar. L’attacco è iniziato in tarda serata, quando in Italia erano circa le 20.30, con l’esplosione di due autobomba ed è terminato nel cuore della notte, con un blitz delle forze speciali verso le 3 del mattino in cui hanno perso la vita tre attentatori. Questa mattina, poi, le operazioni sono proseguite nell’hotel di fronte e sono ancora in corso. Qui avevano trovato rifugio alcuni dei terroristi, asserragliati all’interno. Uno è stato ucciso. Direttamente dal ministro il ministero della Sicurezza del Burkina Faso arriva poi la notizia del rapimento di due cittadini australiani nel nord del Paese. Si tratterebbe di un medico e  della moglie, al  momento non è chiaro se il fatto sia legato all’assalto nel centro di Ouagadaougou.

Le forze speciali in azione, la rivendicazione
Il bliz notturno ha permesso di liberare 150 ostaggi illesi mentre 33 sarebbero i feriti. Tra quelli liberati c’è anche il ministro dei Lavori Pubblici, Clement Sawadogo. I corpi speciali francesi stanno collaborando all’operazione. L’assalto rivendicato da Al Qaeda nel Maghreb islamico come “vendetta contro la Francia e l’Occidente infedele”. Si tratterebbe dello stesso gruppo che due mesi fa colpì in Mali. Secondo un testimone, le vittime sarebbero “più bianche che nere”. Un altro riferisce che gli assalitori avevano un “turbante arabo”. Inizialmente si era parlato di 3-4 persone, poi di un commando composto da 15 assalitori. Cinque sarebbero morti durante il blitz che è proseguito nell’albergo di fronte, l’Yibi. Militari hanno allargato il perimetro di sicurezza attorno al luogo dell’attacco. “Zona da evitare assolutamente”, avverte l’ambasciatore francese a Ouagadougou, Gilles Thibault, via Twitter.

Dieci cadaveri nel caffè “italiano”
Dieci cadaveri sono stati rinvenuti nel “Cafè Cappuccino”, di proprietà di un italiano che accanto all’Hotel Splendid. L’Unità di crisi della Farnesina si è subito attivata per verificare l’eventuale coinvolgimento di cittadini italiani nell’attacco. L’attacco di ieri è stato solo l’ultimo di una serie.  Il 20 novembre scorso l’hotel Radisson blu di Bamako era stato attaccato da un commando. La maggior parte degli ostaggi erano stati liberati, ma alla alla fine il bilancio era stato di 21 morti. L’unità di crisi della Farnesina si è subito attivata ed è in contatto con la rete diplomatico consolare per verificare l’eventuale coinvolgimento di italiani.

“Sangue ovunque, sparavano a chi si muoveva”
“Una cosa orribile”, così gli ostaggi che sono riusciti a fuggire descrivono quanto accaduto nella notte. “C’era sangue dappertutto, i terroristi si aggiravano tra le gente a terra e sparavano a chi non era ancora morto”. Il terrore non è finito neppure una volta terminata l’incursione. “Quando se ne sono andati hanno appiccato un incendio”.  “Eravamo al quarto piano dell’hotel Splendid. Verso le 21.40, due jihadisti hanno crivellato di colpi la porta di ingresso e poi sono entrati sparando a raffica. E’ in quel momento che sono stato colpito alla spalla. Verso le 3 di notte, l’esercito francese è venuto per farci uscire”. E’ la testimonianza di un ferito, sopravvissuto all’attacco.

Gli assalitori: gruppo “satellite” di al-Qaeda
La rivendicazione di al-Qaeda nel Maghrab islamico, riferita dal sito di intelligence “Site”, attribuisce l’attacco al gruppo jihadista al-Mourabitoun. Lo stesso che ha rivendicato anche l’attacco dello scorso novembre all’hotel Radisson di Bamako, in Mali. E’ stato fondato dal terrorista Mokhtar Belmokhtar ed è da tempo attivo nell’area sahelo-sahariana come satellite di al-Qaeda. Di recente il gruppo è stato responsabile di altri due gravi atti di terrorismo in Mali. Ad agosto ha sferrato un attacco contro l’hotel Le Byblos a Sevare, nel centro del Mali. Lo stesso gruppo, a marzo, ha assaltato l’hotel La Terrasse a Bamako, frequentato dagli occidentali, uccidendo cinque persone. Il presidente francese François Hollande ribadisce il “sostegno totale al presidente Kaboré e al popolo del Burkina Faso nell’abominevole e vile attacco che colpisce Ouagadougou”.

L’instabilità politica dopo 30 di regime
E’ un duro colpo per il Burkina Faso, uscito da poco da una lunga stagione di instabilità politica. A settembre  c’era stato un colpo di stato: il primo ministro e due membri del governo erano finiti ostaggio dei militari della Guardia Presidenziale dell’ex dittatore Compaoré all’interno del palazzo presidenziale. Dopo le elezioni presidenziali di novembre al potere è salito Roch Marc Christian Kaboré  che si è insediato alla fine di dicembre: primo presidente scelto con voto democratico nella storia del Paese segnato da una serie infinita di golpe. Il neo-presidente, 58 anni, ha vinto le elezioni presidenziali con più del 53% dei voti ponendo fine ad un caotico e sanguinoso periodo di transizione durato più di un anno e seguito a una rivolta popolare che aveva costretto alla fuga l’allora capo di stato Compaore, al potere per quasi 30 anni.