Dopo Copenaghen il nostro ScandiRail16 prosegue per la Svezia. Al risveglio la capitale danese è sotto qualche centimetro di neve. Raggiungiamo la stazione e avendo controllato gli orari su siti affidabili come quello di Interrail siamo colti da incertezza dettato dall’assenza del nostro treno dal tabellone delle partenze. L’addetto allo sportello ci informa che dobbiamo prendere un treno per l’aeroporto dopodiché ce ne sarà uno per la Svezia.
Il treno per Göteborg è comodissimo e dista anni luce da quelli italiani, con tanto di stampelle per i cappotti e internet gratis. Dopo poco più di tre ore in cui il paesaggio si fa sempre più nordico ci sorprende l’assenza di neve (che dopo la Germania eravamo sicuri non ci avrebbe più abbandonati). Il freddo, però, c’è: -10°C, ma essendo attrezzati per posti più nordici non lo sentiamo.
La piazza della stazione è vuota e la città sembra deserta ma dopo aver attraversato il centro commerciale di fronte per raggiungere il tram veniamo praticamente circondati dalla folla che passeggia, gioca a scacchi, fa shopping o mangia in uno dei tanti locali e ci rendiamo conto di come “qui al nord” il clima abbia di fatto trasformato le nostre piazze aperte in posti coperti, che ci accompagneranno lungo tutto il viaggio.
Cerchiamo di approfittare del nostro pomeriggio prima che sia troppo tardi e andiamo a visitare il Museo della città (StadsMuseum), situato lungo il canale, non lontano dalla stazione. Passiamo tre ore, che volano, scoprendo la storia dei vichinghi e della città in un viaggio nella vita della regione dalla preistoria al 19.mo secolo, nonché, dulcis in fundo, rimanendo a bocca aperta davanti all’enorme ed unica nave vichinga esposto al pubblico in Svezia.
Il secondo giorno in città percorriamo Kungsportavenyn una delle strade più conosciute della città e raggiungiamo il mercato coperto Saluhallen, all’interno di questo edificio costruito alla fine del 1800, decine di stand alimentari di tutti i generi e per tutti i gusti, dai salumi di Renna, ai deliziosi dolci, passando per i mille tipi di pane.
Usciti dal mercato restiamo in zona per scoprire il quartiere ricco di negozietti. Tra questi ci addentriamo nel Victoriapassagen, una piccola e incantevole passaggio che collega due strade. Percorriamo Magasinsgatan, zona hipster ricca di negozi di design e decorazioni per la casa. Raggiungiamo il canale, quasi interamente ghiacciato, sul quale dei gabbiani rimangono appollaiati imperterriti e sulla nostra destra notiamo un edificio che a prima vista sembrerebbe una chiesa. Entrando scopriamo che si tratta della “Feskerkorka” la “Chiesa del pesce”, mercato del pesce a forma di chiesa, un esperimento architetturale in stile gotico costruito nel 1874.
Il radar culinario che mi accompagna mi fa notare che il mercato ha anche un piccolo soppalco a cui si giunge con delle scale che portano in un ristorante specializzato nel pesce (poteva essere altrimenti?) dove ci riscaldiamo con una calda e deliziosa zuppa.
Ricaricati, attraversiamo il canale in direzione del quartiere Haga. La Chiesa Hagakyrkan fa capolino baciata dal sole in tutto il suo splendore, e dopo qualche minute siamo su Haga Nygata strada d’ingresso ad, uno dei quartieri più antichi della città, contraddistinto da piccole cassette di legno, luminarie, candele alle finestre e davanti agli ingressi di negozi e caffè.
E’ proprio in uno dei primi caffè, di questa incantevole strada, Husaren, che ci fermiamo tentati da enormi brioche alla cannella in bella mostra in vetrina. Si chiamano “Hagabullen” e sono probabilmente le più grandi non solo della Svezia ma di tutta Europa.
Approfittiamo dell’energia fornitaci dallo zucchero ingerito per quella che a queste temperature (-10°C) può sembrare quasi un’impresa: salire gli oltre 200 scalini che portano alla torre Skansen Kronan e una volta su veniamo ricompensati dal fantastico panorama su tutta la città.
Tornati su Haga Nygata decidiamo di andare a visitare la Chiesa Oscar Fredrik che sulla mappa è indicata in zona. Dopo pochi minuti siamo su Linnégatan con le sue facciate antiche ed eleganti. Saliamo sulla piccola collina su cui è eretta la chiesa e proprio in quel momento vediamo i primi fiocchi di neve che sembrano essere arrivati per aggiungersi alle foto della magnifica chiesa in stile neo-gotico che abbiamo la fortuna di trovare ancora aperta nonostante l’ora.
Terminiamo la nostra tappa a Göteborg sul canale, che raggiungiamo con il caratteristico tram azzurro, per una passeggiata al chiaro di luna. Per cena ci fermiamo da Barabicu, dove veniamo piacevolmente colpiti dall’inventiva dello chef nel proporre piatti dai gusti esotici e speziati oltre che dall’incredibile padronanza dell’inglese del personale (che si rivela essere una costante un po’ in tutta la Scandinavia).
Da sapere: con la Göteborg City Card entrate gratis in musei e principali attrazioni della città e vi spostate comodamente con bus e tram.