Dodici scosse nella notte tra domenica e lunedì. Alunni a casa in 80 comuni sui 136 di tutta la regione. E la misura è stata prolungata anche ai prossimi giorni
Non si ferma la doppia emergenza a Campobasso e nel resto del Molise: da una parte il terremoto, dall’altra le abbondanti nevicate. Nella notte tra domenica e lunedì si sono registrate altre 12 scosse, la più forte alle 3 di magnitudo 2.5 e con epicentro a Baranello. Diverse le segnalazioni ai vigili del fuoco ma non ci sono stati danni né a persone né a cose. La situazione del maltempo è ulteriormente peggiorata rispetto al weekend: temperature a 5 gradi sotto lo zero con Campobasso coperta da 50 cm di neve e oltre un metro in alta montagna.
Come consigliato dal presidente della Regione, Paolo Frattura, molti sindaci hanno ordinato la chiusura delle scuole per la giornata di oggi. La misura è stata prolungata anche a martedì e mercoledì ed è stata estesa in altri comuni: sono 80 su un totale di 136, compresi molti centri a ridosso della costa. Ovunque sono al lavoro mezzi spazzaneve e si circola con difficoltà su molte strade.
Il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, ha ordinato delle verifiche negli edifici scolastici e ha tenuto una riunione con la protezione civile per far fronte all’emergenza: “Sono pronte anche strutture comunali antisismiche ad un solo piano nell’eventualità che vi siano sfollati. Vorrei esprimere la mia ammirazione per l’ottima reazione dei cittadini che con il loro comportamento composto e tranquillo stanno dimostrando di non aver paura e di voler andare avanti nella quotidianità”.
L’emergenza sismica era iniziata mercoledì 13 gennaio e aveva raggiunto il suo apice la sera di sabato 16 con una scossa di magnitudo 4.1. Nonostante il freddo, molti abitanti del capoluogo molisano e dei paesi limitrofi erano scesi in strada e alcuni di loro si erano allontanati dalla zona dell’epicentro.