Desde Allá era tra i film più attesi della scorsa Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dove, acclamato da critica e pubblico, si è aggiudicato il Leone d’Oro. L’esordio del promettente regista venezuelano Lorenzo Vigas mette in scena un complicato rapporto omosessuale, in una Caracas tanto affascinante quanto violenta contro qualsiasi forma di “diversità”. Il film, che in Italia uscirà con il titolo Ti Guardo, racconta l’ambigua relazione tra Armando, un signore di mezza età che gestisce un laboratorio di protesi dentali ed Elder, più giovane di lui di molti anni.
Il protagonista è un uomo solo, che vive la propria esistenza al riparo dal contatto con altre persone, limitandosi a guardare gli altri “da lontano”, come recita il titolo in spagnolo. Una distanza tra quello che Armando vive e quello che desidera, quello a cui non riesce ad arrivare, ostacolato dalla difficoltà nell’interagire con il mondo che lo circonda. La comparsa di Elder sconvolge ogni suo meccanismo, o così sembra in apparenza. Un rapporto, quello tra queste due esistenze precarie, che contribuirà a cambiare per sempre il corso della loro vita. Già nel 2004, con il cortometraggio Los elefantes nunca olvidan presentato a Cannes, Vigas aveva affrontato il tema della mancanza di una figura di riferimento che, in quel caso si era tradotta nei sentimenti di vendetta dei due bambini protagonisti nei confronti del loro padre aguzzino e che in Ti Guardo spiega il legame tra Armando ed Elder, che si rafforza grazie alla mancanza per entrambi di una figura paterna.
“Dal mio corto a oggi ho studiato a fondo le conseguenze dei traumi genitoriali e Ti Guardo esplora quei sentimenti da un altro punto di vista: la relazione tra i due protagonisti scaturisce dalla mancanza del padre per entrambi e tutti questi elementi danno la composizione psicologica del film” spiega Vigas, che per il personaggio di Armando non ha mai avuto dubbi, la parte doveva essere di Alfredo Castro, l’attore cileno già apprezzato in Tony Manero e No e conosciuto anche dal pubblico italiano per aver lavorato con Daniele Ciprì in È stato il figlio e Alessandro Lunardelli in Il mondo fino in fondo.
“Sapevo che era perfetto per il ruolo di Armando. Alfredo ha una ricchezza emotiva incredibile e riesce a trattenere tutte le sue emozioni, esattamente ciò che cercavo” racconta il regista, che ha disegnato il protagonista caratterizzandolo con una glaciale imperturbabilità, in un personaggio di non facile lettura per il pubblico, costantemente in bilico e apparentemente in balia degli eventi narrati. Castro divide lo schermo con l’esordiente e acerbo Luis Silva, qui nei panni di Elder, che a soli 19 anni ha convinto sia il regista che la critica, in un percorso che potrebbe riservare altre grandi prove di recitazione. Ti Guardo arriverà in sala il prossimo 21 gennaio distribuito dalla Cinema e affronta con coraggio tematiche viste ancora come un grande tabù nel Paese in cui è ambientato e che, forse, aiuterà il pubblico ad aprire gli occhi verso una realtà “sotterranea” tutt’oggi vittima di forte discriminazione.
La clip in esclusiva per il Fatto.it
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