La conoscenza della lingua come conditio sine qua non per restare nel Regno Unito. David Cameron ha annunciato lo stanziamento di un fondo da 26 milioni di euro per consentire alle donne musulmane in Gran Bretagna di imparare l’inglese in un periodo di due anni e mezzo, altrimenti saranno espulse. Il piano presentato dal premier britannico è volto a facilitare l’insegnamento della lingua a circa 190mila donne musulmane presenti nel Paese, con l’obiettivo di sostenere la loro integrazione e combattere l’estremismo. La nuova misura sarà attiva dal prossimo ottobre.
Per valutare il livello sufficiente di inglese raggiunto dalle donne sarà introdotto un particolare test, obbligatorio per le donne che vivono nel Paese da almeno due anni e mezzo. Il premier ha fatto preciso riferimento alle donne arrivate con un visto matrimoniale, valido per cinque anni, che rischiano di non vederselo rinnovare se non dimostreranno di conoscere l’inglese base. Cameron ha precisato che il piano non è volto a colpevolizzare le persone che non parlano inglese, accusandole di diventare estremisti, ma che si vuole denunciare le limitazioni imposte dagli uomini musulmani verso le loro mogli, spesso costrette a restare in casa senza possibilità di integrarsi con la società britannica.
In Germania intanto prosegue l’opera delle istituzioni in favore dell’integrazione dei migranti. La città di Berlino realizzerà entro primavera un centro di accoglienza riservato a profughi omosessuali e transessuali. Lo ha reso noto un portavoce dell’assessorato all’Integrazione della capitale: “Siamo ottimisti di riuscirci entro marzo”, ha detto. Il centro offrirà ospitalità a un numero di profughi oscillante tra i 100 e i 120.
Si tratta del primo Land (Berlino è una delle tre città Stato tedesche che hanno rango di Land) a realizzare una struttura di questo genere. Omosessuali e transessuali sono spesso discriminati all’interno della stessa comunità dei migranti, non di rado oggetto di violenze all’interno dei centri di accoglienza. Il direttore del consultorio per omosessuali, Marcel de Groot, che gestirà il centro di accoglienza, stima che il loro numero fra i profughi ospitati a Berlino sia intorno a 3.500.