“Quarto? Non do giudizi sommari e non mi sostituisco né agli avvocati, né ai giudici, cosa che farebbero bene a fare quelli del M5S, che condannano sempre, a prescindere e a priori. Questa storia ci insegna che tutto sta alla moralità del singolo e che quindi non c’è nessuno che possa fare lezioni ad altri“. Sono le parole del leader della Lega, Matteo Salvini, ospite di Tagadà, su La7. “La politica è fatta di persone, perbene e ‘permale'” – continua – “non c’è nessuno che vive nell’Olimpo più puro degli altri. Anche noi nella Lega in passato abbiamo avuto i nostri bei problemi, abbiamo allontanato deputati, senatori, consiglieri, assessori. Non godo delle disgrazie altrui, ma il caso Quarto insegna che bisogna scegliere molto bene le persone. A chi si sta avvicinando alla Lega, ad esempio, io chiedo la fedina penale pulita, ma spesso e volentieri non è sufficiente”. E conclude: “E’ chiaro che non è che tutto il M5S è coinvolto in questa vicenda, ma naturalmente l’hanno gestita in maniera strana. Ora anche loro, i più duri e puri, sono tornati finalmente sulla Terra. Se uno sbaglia, quindi, chiede scusa“
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