Il corpo era a faccia in su. In una pozza di sangue. Intorno, chi lo ha ucciso ha lasciato una manciata di banconote da 50 euro false. Il medico legale non ha impiegato molto a stabilire che Pierpaolo Pomatto, 64 anni, è morto per quel profondo taglio che gli ha squarciato la gola. Il suo cadavere è stato trovato in un canale a Vesignano, frazione di Rivarolo Canavese. A scoprirlo è stato un passante.
Dai primi accertamenti sembra che Pomatto sia stato ucciso nel punto dove è stato ritrovato: non sono state ritrovate tracce di sangue che possano far pensare a uno spostamento o al trascinamento del corpo. L’arma con cui è stato sgozzato non è ancora stata ritrovata.
Sul posto sono subito arrivati i carabinieri di Ivrea e del nucleo investigativo di Torino, assieme al sostituto procuratore di Ivrea Ruggero Mauro Crupi. Per scoprire chi lo ha ucciso, gli investigatori scaveranno nel passato di questo pregiudicato di Feletto, provincia di Torino, che alle spalle ha una lunga sfilza di precedenti penali per truffa, estorsione e furto. In passato è stato anche processato, e poi assolto, per i suoi presunti legami con le Brigate Rosse.