Justin Trudeau, 44 anni, primo ministro del Canada
“Con l’ascesa di Justin Trudeau, il Canada è diventato improvvisamente di moda?” si chiede il New York Times e la risposta è sì. Lui, il premier Justin Trudeau, è bello, giovane (43 anni) e molto social. Caratteristiche perfette per far nascere la trudeaumania. Justin è figlio d’arte e si racconta che sia stato addirittura Richard Nixon a indovinare la “staffetta padre-figlio” alla guida del Canada, durante una cena di gala a Ottawa, nel 1972. Il presidente degli Stati Uniti avrebbe detto all’allora primo ministro Pierre Trudeau che un giorno sarebbe stato suo figlio Justin a ricoprire quell’incarico. Well done, Richard. La maggioranza dei canadesi si è fidata proprio ora del giovane Justin. Con la sua vittoria di alcuni mesi fa ha portato i seggi dei liberali da 36 a 184. Viene definito “di sinistra”, equilibra le riforme (anche sociali) con il libero mercato. Ex insegnante, ha partecipato a una docu-fiction sulla Grande Guerra. Tra le priorità ha messo l’abbassamento delle tasse per la classe media l’innalzamento per i più ricchi. Favorevole all’aborto, al diritto all’eutanasia, alla legalizzazione della marijuana. Appena insediato gli hanno chiesto perché era così importante la parità di genere e lui ha risposto “perché siamo nel 2015” (diventato subito un hashtag). Il suo è stato definito il governo “più liberal del mondo”: 15 donne e 15 uomini, una è un’indiana We Wai Kai (Giustizia), uno Inuit (Pesca e oceani), allo Sport c’è un’atleta paraolimpica non vedente, alle Istituzioni una rifugiata musulmana, alla Difesa un sikh veterano della guerra in Afghanistan. A proposito di guerra: Trudeau ha dato subito mandato di sospendere i bombardamenti canadesi in area Isis.