Secondo una ricerca del Pew Research Center, sei delle prime dieci voci di Wikipedia più lette in italiano sono dunque connesse a narrazioni audiovisive di intrattenimento. A completare il quadro un paio di voci legate all’attualità, come “Sergio Mattarella” e “Stato Islamico”, cliccate più di un milione di volte ciascuna. Nella top ten di un Paese come il nostro non poteva poi mancare la tradizione religiosa, con il Calendario dei Santi (962mila visite). La nostra pagina più visitata in assoluto nel 2015? La generica “Italia”, dove probabilmente confluiscono anche visualizzazioni estere.
Stando alla ricerca, quindi, alla domanda fissata in alto in questi giorni su Wikipedia per i suoi quindici anni di attività, “cosa significa per te Wikipedia?“, gli italiani dovrebbero replicare con una risposta legata agli “spoiler“, le anticipazioni di trama delle serie tv, o comunque connessa a quel genere di fruizione. E saremmo dunque ben lontani dall’idea di sapere scientifico condiviso e partecipato che i fondatori Jimmy Wales e Larry Sanger avevano in mente nel gennaio del 2001.
In realtà, leggendo le statistiche contenute nella stessa ricerca riguardo gli altri Paesi, l’utilizzo ludico di Wikipedia sembra abbastanza globale. Il successo di Game of Thrones infatti non conosce confini e, non a caso, la sua voce Wikipedia è molto visitata sia in francese che in inglese e in tedesco. Gli show televisivi sono nella top ten delle pagine più viste anche in cinese e in giapponese. Ma analizzando il report ci si imbatte anche in rilievi ben più significativi, come ad esempio il milione 148mila visite ottenute dalla sesta voce più visitata dai visitatori di lingua cinese: quella riguardante le proteste di Piazza Tienanmen. Oppure la seconda e la quarta voce maggiormente lette dagli utenti di lingua francese, rispettivamente quella dell’Islamic State (con più di 3 milioni di visite) e Charlie Hebdo (quasi due milioni di views).
Quanto alla frivolezza che sembra contraddistinguere l’approccio degli italiani al mezzo, due sono le spiegazioni possibili. La prima è quasi scontata: i dati delle visualizzazioni italiane di Wikipedia non sono che uno dei tanti riflessi del decadimento dei consumi culturali del nostro Paese dove, secondo l’Istat, a leggere almeno un libro nell’arco dell’ultimo anno è stata meno della metà della popolazione. Quasi impossibile che sull’enciclopedia online si manifesti un’imprevedibile inversione di tendenza.
Vi è però una seconda spiegazione possibile, più ottimista della prima. Stiamo infatti parlando di un’enciclopedia basata sul wiki, sul contenuto generato dall’utente e modificabile da chiunque. Per quanto attento possa essere il team di volontari che monitora i contenuti, la credibilità delle voci di testo non può avere una pretesa di esattezza e affidabilità assolute e costanti. È dunque ragionevole ritenere che chi voglia davvero informarsi su un tema si informi attraverso strumenti più autorevoli e attendibili, e magari si riservi il lusso di cercare sull’enciclopedia online qualche anticipazione sulla propria serie tv preferita. Del resto, chi di noi non ha visto almeno una delle serie tv che abbiamo in quella top ten?