La prima cittadina al centro delle polemiche per l'inchiesta sui tentativi di infiltrazione della camorra nel Comune a sorpresa ha annunciato il passo indietro. Espulsa dai grillini per non aver denunciato le presunte minacce, aveva in un primo momento deciso di andare avanti senza simbolo. In questi giorni però un gruppo di consiglieri e assessori ha rinunciato all'incarico
Rosa Capuozzo si è dimessa dalla carica di sindaco di Quarto (Napoli). “La mia non è una resa, ma un gesto d’amore e di responsabilità per la città. Mi sono sentita abbandonata dal M5s, ma si sono sentiti abbandonati tutti i cittadini. E’ una sconfitta per la politica e una vittoria per la camorra”. La sindaca, senza più i numeri per governare, ha deciso di lasciare dieci giorni dopo l’espulsione dal Movimento 5 Stelle e dopo settimane di polemiche per l’inchiesta della Dda di Napoli che vede indagato l’ex consigliere grillino Giovanni De Robbio per corruzione elettorale e tentata estorsione con l’aggravante di aver favorito un’organizzazione mafiosa. La Capuozzo era stata espulsa dal Movimento 5 Stelle perché accusata di non aver denunciato le presunte minacce del collega. La giunta in un primo momento aveva detto di voler continuare anche senza simbolo, ma nel corso dei giorni lentamente si erano dimessi consiglieri e assessori. “Dopo il flash mob del 10 gennaio”, ha detto, “ho chiesto ai consiglieri se se la sentissero di continuare a combattere una battaglia difficile contro un sistema di potere che ha devastato Quarto per troppi anni. I 15 che hanno detto che avrebbero lottato con me mi hanno guardato negli occhi e io ci ho creduto. Poi è iniziato lo stillicidio delle dimissioni dei consiglieri, con motivazioni ridicole per chi a giugno aveva assunto la responsabilità di amministrare questo paese”. Ieri sera anche il presidente del consiglio comunale Lorenzo Paparone aveva detto di volersi dimettere. “Mancano i numeri necessari per governare, siamo una forza politica che non si muove con le larghe intese anche perché facciamo una politica di rottura”.
Capuozzo ha convocato la stampa nella sede del consiglio comunale e dando l’annuncio ha attaccato i vertici del Movimento 5 Stelle: “Non è semplice quello che stiamo affrontando in questo territorio”, ha detto, “con il Movimento accanto sarebbe stato più facile. Il caso avrebbe voluto che le dimissioni avvenissero quando mi è stato detto dal direttorio (10 gennaio ndr), avrei fatto una uscita in grande stile, molte polemiche in meno e una ricandidatura tra gli applausi”. La sindaca ha detto che non ha intenzione di ricandidarsi. In un primo momento i vertici M5s avevano proposto alla Capuozzo di dimettersi e poi di ricandidarsi. Secondo l’agenzia Adnkronos lo stesso Grillo l’avrebbe chiamata per prometterle di accompagnarla nella nuova campagna elettorale. Ma lei non ha accettato. Capuozzo nel suo discorso ha anche attaccato la collega in regione Valeria Ciarambino: “Chiedo formalmente da parte mia e dei cittadini di Quarto perché i voti dei consiglieri regionali presi qui sono diversi dai miei”.
Martedì 19 gennaio la stessa Capuozzo è stata sentita dalla commissione Antimafia a cui ha ribadito di aver richiesto la cacciata di De Robbio al direttorio M5s già a luglio scorso per motivi politici. Oggi la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, ha disposto la trasmissione alla Procura di Napoli degli atti dell’audizione del sindaco di Quarto. Dalla ricostruzione complessiva dei fatti fornita dal sindaco e alla luce della documentazione giudiziaria acquisita dalla Commissione è emersa, viene spiegato, la necessità di segnalare alla Procura alcuni aspetti da approfondire, sui quali anche la Commissione si riserva di svolgere ulteriori analisi.