“Sono un po’ sterili le polemiche di questi giorni sulla gestione delle cooperative e sul rischio di infiltrazioni mafiose“. Lo afferma il procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti, intervenuto a Reggio Calabria in occasione della cerimonia di consegna dei beni confiscati alle mafie. Durante il suo intervento, il capo della Dna ha affrontato la polemica che in questi giorni è nata in seguito alle dichiarazioni del pm Catello Maresca non condivise dal fondatore di Libera Don Ciotti. “È vero che a volte ci sono dei tentativi di infiltrazione mafiosa nella gestione dei beni confiscati. Viene fuori dalle indagini e – dice il magistrato – nessuno si deve offendere. Non è nascondendo i problemi che si risolvono. Queste polemiche non fanno bene, vanno evitate. Se c’è da accertare infiltrazioni e condizionamenti mafiosi è assolutamente necessario farlo. Il sistema dell’antimafia giudiziaria e dell’antimafia sociale funziona e lo stiamo dimostrando. Adesso aspettiamo una legge nuova sull’utilizzo dei beni confiscati che può essere decisiva per segnare un momento di svolta nel contrasto alle mafie”. È dello stesso parere il direttore dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati, il prefetto Umberto Postiglione, secondo cui servono norme “che facilitano il rapporto con la magistratura. Con una nuova legge possiamo ancora migliorare”
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