Pisapia consiglia al candidato alle primarie "di respingere al mittente il sostegno". Majorino: "Il senatore non si azzardi a infilarsi nella competizione"
Come prossimo sindaco di Milano, Denis Verdini non ha dubbi: voterebbe Giuseppe Sala. Che cerca subito di liberarsi dall'”abbraccio” e di non dare adito a equivoci: “Non posso rendere conto delle dichiarazioni degli altri. Una cosa è certa, la mia proposta di governo è chiara e fa riferimento alla coalizione del centrosinistra. Basta strumentalizzazioni“.
L’appoggio al candidato alle primarie del centrosinistra arriva durante un’intervista di Enrico Mentana nel programma di La 7 “Bersaglio Mobile”. Dove Verdini dichiara di preferire l’ex amministratore delegato di Expo 2015 all’amico Alessandro Sallusti alla guida di Palazzo Marino: “Mi dispiace perché con Sallusti ho un ottimo rapporto ed è un amico, però non dipende solo dalla persona ma dalla coalizione”. Alla domanda se dipende dalla posizione di Matteo Salvini , il senatore di Ala risponde così: “E’ un mondo diverso che non condivido. Dice delle cose giuste ma nella sostanza sono lontano da lui”. Verdini ha idee meno chiare per Roma: “Giachetti e’ una persona simpaticissima io non ci ho ancora pensato, non so neanche chi sono” i candidati. “Non capisco chi c’è, chi sono i candidati, mentre a Milano mi sembra di capire”.
Il sindaco Giuliano Pisapia, a margine della manifestazione “Svegliati Italia“, consiglia al Sala di sbarazzarsi subito del sostegno di Verdini: “Io lo respingerei. Non conosco la persona, quindi non voglio dare un giudizio sulla persona. Ma un giudizio politico lo voglio dare: chiaramente ha idee diverse dalle nostre, non entra nell’ambito del centrosinistra, quindi io lo respingerei al mittente“.
Interviene anche l’altro candidato alle primarie del centrosinistra e attuale assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino: “Per me Verdini è il peggio possibile. E non si azzardi ad infilarsi nelle primarie del centrosinistra a Milano. Non è il benvenuto. E spero che anche dalle parti di Sala non ci sia qualcuno che gli apra la porta per farlo accomodare – ha concluso Majorino – Sarebbe una catastrofe per Milano”.