Alleanza per l’Italia (Api) di Francesco Rutelli si è chiamata fuori. La formazione politica dell’ex sindaco di Roma non parteciperà al riparto dei 485 mila euro sbloccati giovedì dall’Ufficio di presidenza della Camera, pur rientrando nell’elenco degli “ulteriori 13 partiti” per i quali la commissione di garanzia ha accertato la regolarità e conformità alla legge dei rispettivi rendiconti 2013. Come chiarito dal tesoriere di Api, Claudio Rosi, “Alleanza per l’Italia ha ricevuto per l’ultima volta una quota di rimborso elettorale per le elezioni regionali concluse nel 2013, in data 31 luglio 2014 per l’ammontare di 62.179,28 Euro”. Scegliendo “di non richiedere l’iscrizione all’elenco dei Partiti Politici che, in conformità alla legge, potevano usufruire di ulteriori finanziamenti pubblici”, ma continuando a presentare alla Camera i propri bilanci “rigorosamente controllati”, pur “senza chiedere né percepire alcun finanziamento”.
L’ultimo stanziamento ammonta in totale a 485 mila 195 euro e 80 centesimi. Che saranno ripartiti tra 9 dei 13 partiti che hanno ottenuto il giudizio di regolarità trasmesso l’8 gennaio dalla Commissione di garanzia alla Camera dei deputati. La fetta più grande andrà all’Udc di Pierferdinando Casini: oltre 249 mila euro. Quasi 75 mila euro finiranno nelle casse del Movimento per le autonomie dell’ex governatore della Sicilia Raffaele Lombardo. Sul gradino più basso del podio, un’altra lista siciliana: a Il Megafono Lista Crocetta, collegata all’attuale presidente della Regione, andranno poco più di 48 mila euro. Seguono I Popolari di Italia Domani (46 mila euro), nati nel 2010 da una costola dell’Udc e parte della maggioranza che sostenne l’ultimo governo Berlusconi; Udc e Fli con Bongiorno per il Lazio (35 mila); Lista Storace Presidente (12 mila), civica collegata all’ex governatore del Lazio e leader de La Destra; Unione per il Trentino (quasi 11 mila), fondata nel 2008 “per vivere l’autonomia come servizio”; Verdi del Sudtirolo – Verdi-Grune-Verc (6 mila), partito attivo in provincia di Bolzano che vanta un unico deputato in Parlamento e Popolari-Udeur (appena 1.790,35 euro), il movimento dell’ex guardasigilli Clemente Mastella.
Come Alleanza per l’Italia, sebbene inclusi nell’elenco dei “rendiconti giudicati regolari e conformi a legge” della Commissione di garanzia, non parteciperanno al riparto Alleanza di Centro per la libertà fondata nel 2008 dal giornalista Rai Francesco Pionati dopo il divorzio dall’Udc, il Comitato promotore Une 2010 (Lista Unione Nord Est) che, come informa il suo sito internet, ha cessato l’attività il 31 dicembre 2014, e Democrazia Cristiana Campania.
Twitter: @Antonio Pitoni