Scommettono su tutto, sono diventati raffinati. Le nuove frontiere sono le combinazioni del numero di games giocati, il momento in cui avverrà il break, un doppio fallo o la chiusura del match al terzo, quarto o quinto set. Un fenomeno molto più radicato di quanto dica l’inchiesta di Buzzfeed e Bbc, che martedì sera ha mandato in onda sulla sua radio una nuova puntata incentrata sulle organizzazioni russe e italiane che avrebbero gestito il tennis-scommesse. Al centro di tutto ci sarebbe un palermitano di 43 anni, Fabrizio Guttadauro.
Secondo quanto risulta alla Bbc dal suo numero di telefono sarebbe partiti 82 sms destinati a Martin Vassallo Arguello, al centro della combine con Nikolay Davydenko da cui ha avuto origine l’indagine federale, durante il torneo precedente a quello di Sopot dove sarebbe avvenuta la combine tra il russo e l’argentino, non ritenuti colpevoli dall’Atp. Attorno a quell’incontro si registra un flusso di scommesse vicino ai 3 milioni di sterline. “Sei sveglio? Ti posso chiamare? Stanza numero 1”, scriveva Guttadauro a Vassallo Arguello. Il siciliano si è difeso dicendo di non conoscere il tennis e ha sostenuto che il suo telefono sarebbe stato hackerato.
Ma il vero terreno fertile per la malavita, al di là dei match di Wimbledon e Roland Garros e dei sedici Top 50 che hanno fatto scalpore negli scorsi giorni, restano i tornei minori. Lì dove giocano tennisti che difficilmente arrivano a fine stagione con vincite sufficienti a vivere. “Nei Challenger e nei Fututes la situazione è compromessa”, spiega il segretario generale di Federbet Francesco Baranca a ilfattoquotidiano.it facendo riferimento anche a tornei che si giocano in Italia. Ogni tanto l’Atp e l’Itf colpiscono un pesce piccolo, ma in decine – se non centinaia – sfuggono alla rete e continuano a vendere e scommettere. Per alcuni pare sia diventata una forma di sostentamento. “Molti dei bookmakers nostri associati – continua il manager di Federbet che sta preparando una denuncia penale da presentare a Barcellona – hanno stilato una ‘black list’ nella quale sono compresi una cinquantina di tennisti che non vengono più quotati perché è forte il sospetto che ormai giochino solo per vendere i match”. Una situazione chiara a chi ha davanti i flussi di gioco ma evidentemente non ai grandi capi della racchetta, pronti a respingere le accuse nelle scorse ore sperando che l’onda passi. Eppure i numeri sono deprimenti e lasciano poco spazio alle interpretazioni.
Un focus stilato dall’agenzia belga che contrasta il match-fixing ha evidenziato come tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2015 sarebbero stati combinati 21 incontri. Una riguarda il circuito Wta, quello più importante in campo femminile, con un incontro altamente sospetto nel torneo di Hong Kong: “C’è stato un flusso anomalo di puntate su una vittoria con meno di 15 game giocati in una partita che vedeva coinvolta una big mondiale, con ogni probabilità inconsapevole – racconta Baranca – Inutile dire che quanto ci attendevano è puntualmente avvenuto: 6-0, 6-2 e grandi scommettitori contenti”. Gli altri venti riguardano invece il sottobosco di tornei lontani dal mondo patinato dei Federer e delle Williams, quello dove convincere un tennista a perdere è molto più facile. Tra i match finiti nella lista nera di Federbet ce ne sono due degli Internazionali di Andria, torneo che si svolge dal 2013 in Puglia. È uno degli appuntamenti più chiacchierati a causa della collocazione nel calendario (sul finire della stagione) e della scarsa contemporaneità di eventi.
Anche combinando piccoli appuntamenti si riescono a rastrellare cifre importanti: “Su un torneo del circuito Futures che mette in palio 10mila euro da dividersi tra tutti i qualificati nel tabellone principale, uno scommettitore può guadagnare anche 150mila euro secondo le stime elaborate dai nostri bookmakers”. Quindici volte il montepremi per i quali i tennisti scendono in campo. Il sistema è semplice: si cerca l’accordo con più giocatori così da evitare puntate eccessive su un singolo incontro, oltretutto in un torneo di scarso interesse. Anche se in alcuni momenti la situazione diviene lampante perché gli scommettitori agiscono in contemporanea. “Tre o quattro anni fa rimanemmo sconvolti perché la fecero davvero sporca – conclude Baranca – In una sola giornata registrammo 13 partite anomale in diversi Challenger, da Istanbul a Genova”. La tempesta perfetta alzò un polverone. Poi tutto è tornato alla consuetudine: game, set and (fixed) match.
Twitter: @andtundo
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Scommesse tennis, rischio match truccati più alto nei tornei minori. “Situazione compromessa. Black list di giocatori”
L’inchiesta di Buzzfeed e Bbc ha svelato gli interessi della malavita per Wimbledon e Roland Garros e dei sedici Top 50, ma il vero terreno fertile restano le competizioni meno prestigiose. Il segretario generale di Federbet al Fatto.it: "Molti dei bookmakers a noi associati hanno indicato una cinquantina di nomi che non vengono quotati perché sospettati di vendere le partite"
Scommettono su tutto, sono diventati raffinati. Le nuove frontiere sono le combinazioni del numero di games giocati, il momento in cui avverrà il break, un doppio fallo o la chiusura del match al terzo, quarto o quinto set. Un fenomeno molto più radicato di quanto dica l’inchiesta di Buzzfeed e Bbc, che martedì sera ha mandato in onda sulla sua radio una nuova puntata incentrata sulle organizzazioni russe e italiane che avrebbero gestito il tennis-scommesse. Al centro di tutto ci sarebbe un palermitano di 43 anni, Fabrizio Guttadauro.
Secondo quanto risulta alla Bbc dal suo numero di telefono sarebbe partiti 82 sms destinati a Martin Vassallo Arguello, al centro della combine con Nikolay Davydenko da cui ha avuto origine l’indagine federale, durante il torneo precedente a quello di Sopot dove sarebbe avvenuta la combine tra il russo e l’argentino, non ritenuti colpevoli dall’Atp. Attorno a quell’incontro si registra un flusso di scommesse vicino ai 3 milioni di sterline. “Sei sveglio? Ti posso chiamare? Stanza numero 1”, scriveva Guttadauro a Vassallo Arguello. Il siciliano si è difeso dicendo di non conoscere il tennis e ha sostenuto che il suo telefono sarebbe stato hackerato.
Ma il vero terreno fertile per la malavita, al di là dei match di Wimbledon e Roland Garros e dei sedici Top 50 che hanno fatto scalpore negli scorsi giorni, restano i tornei minori. Lì dove giocano tennisti che difficilmente arrivano a fine stagione con vincite sufficienti a vivere. “Nei Challenger e nei Fututes la situazione è compromessa”, spiega il segretario generale di Federbet Francesco Baranca a ilfattoquotidiano.it facendo riferimento anche a tornei che si giocano in Italia. Ogni tanto l’Atp e l’Itf colpiscono un pesce piccolo, ma in decine – se non centinaia – sfuggono alla rete e continuano a vendere e scommettere. Per alcuni pare sia diventata una forma di sostentamento. “Molti dei bookmakers nostri associati – continua il manager di Federbet che sta preparando una denuncia penale da presentare a Barcellona – hanno stilato una ‘black list’ nella quale sono compresi una cinquantina di tennisti che non vengono più quotati perché è forte il sospetto che ormai giochino solo per vendere i match”. Una situazione chiara a chi ha davanti i flussi di gioco ma evidentemente non ai grandi capi della racchetta, pronti a respingere le accuse nelle scorse ore sperando che l’onda passi. Eppure i numeri sono deprimenti e lasciano poco spazio alle interpretazioni.
Un focus stilato dall’agenzia belga che contrasta il match-fixing ha evidenziato come tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2015 sarebbero stati combinati 21 incontri. Una riguarda il circuito Wta, quello più importante in campo femminile, con un incontro altamente sospetto nel torneo di Hong Kong: “C’è stato un flusso anomalo di puntate su una vittoria con meno di 15 game giocati in una partita che vedeva coinvolta una big mondiale, con ogni probabilità inconsapevole – racconta Baranca – Inutile dire che quanto ci attendevano è puntualmente avvenuto: 6-0, 6-2 e grandi scommettitori contenti”. Gli altri venti riguardano invece il sottobosco di tornei lontani dal mondo patinato dei Federer e delle Williams, quello dove convincere un tennista a perdere è molto più facile. Tra i match finiti nella lista nera di Federbet ce ne sono due degli Internazionali di Andria, torneo che si svolge dal 2013 in Puglia. È uno degli appuntamenti più chiacchierati a causa della collocazione nel calendario (sul finire della stagione) e della scarsa contemporaneità di eventi.
Anche combinando piccoli appuntamenti si riescono a rastrellare cifre importanti: “Su un torneo del circuito Futures che mette in palio 10mila euro da dividersi tra tutti i qualificati nel tabellone principale, uno scommettitore può guadagnare anche 150mila euro secondo le stime elaborate dai nostri bookmakers”. Quindici volte il montepremi per i quali i tennisti scendono in campo. Il sistema è semplice: si cerca l’accordo con più giocatori così da evitare puntate eccessive su un singolo incontro, oltretutto in un torneo di scarso interesse. Anche se in alcuni momenti la situazione diviene lampante perché gli scommettitori agiscono in contemporanea. “Tre o quattro anni fa rimanemmo sconvolti perché la fecero davvero sporca – conclude Baranca – In una sola giornata registrammo 13 partite anomale in diversi Challenger, da Istanbul a Genova”. La tempesta perfetta alzò un polverone. Poi tutto è tornato alla consuetudine: game, set and (fixed) match.
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.