Nonostante sia stato ampiamente dimostrato che la maggior parte delle donne non è ossessionata dalle dimensioni del pene, il tabù del ‘pene piccolo’ è ancora molto lontano da sfatare, ça va sans dire, dagli uomini. Tanto che il boom online del cosiddetto “allungamento del pene” si è trasformato in pochi anni da pratica nerd a vera e propria comunità da decine di migliaia di membri. Con un mantra esclusivo, quello del “jelqing”. La “Penis Enlargement Gym’ (www.pegym.com) è una comunità maschile esclusivamente web con quasi 70.000 membri dedita a promuovere tra i suoi fan un esercizio di allungamento del pene noto come “jelqing” (scritto anche jelching, jeljing o jelging) che prevede la trazione e l’allungamento del pene sostanzialmente semi-eretto. Attraverso video e disegnini gli uomini sono invitati a creare una sorta di cerchio con pollice e indice di entrambe le mani attorno al pene, e dopo l’applicazione di una certa pressione alla base di esso vicino all’inizio dello scroto devono delicatamente tirare il pene verso l’esterno, lontano dal corpo, “come se si stesse mungendo l’organo sessuale”.
“Semplicemente, mostriamo quegli esercizi progettati per facilitare il cambiamento nel pene”, spiegano sul sito web in questione. “Questi esercizi possono concentrarsi sul rafforzamento dei muscoli scheletrici di appoggio del pene, come su quelli del pavimento pelvico, o per dilatare i tessuti del pene stesso, inducendolo a costruire un tessuto muscolare più forte e ad incoraggiare la creazione di nuove cellule di tessuto in modo da aumentarne la massa”. La descrizione degli esercizi, comparata a quella della pesistica da palestra, merita comunque un ulteriore analisi: “Si può variare da un esercizio di base a un regime di allenamento avanzato, costituito da più esercizi. Proprio come in allenamento con i pesi, i principianti non devono mai iniziare a fare esercizi avanzati per il pene. Iniziando gradualmente portando il vostro pene ad esercizi di routine, anche voi potrete beneficiare dei risultati delle tecniche che hanno portato migliaia di uomini a sviluppare un pene più duro, lungo, spesso, sano e forte”. Infatti l’allenamento non si ferma allo jelqing, ma ci sono pure: il “ruler stretch”, lo “slow crank stretch”, il “bundled stretch”, il “leg-tuck-pull stretch” e diverse altre “testate” acrobazie. PEGym suggerisce circa 25 minuti di jelqing al giorno, fino a cinque giorni alla settimana. Ciò significa in un anno, 96 ore per allargare le dimensioni del pene.
“L’idea che provocare microfratture nel corpo del pene possa portare al suo allungamento è del tutto infondata perché potrebbe addirittura portare alla malattia di La Peyronie”, ha dichiarato al sito web AlterNet, l’urologo del New York Presbyterian Hospital Robert Valenzuela. I dispositivi per lo stretching del pene, secondo l’urologo possono anche portare a gonfiore, ecchimosi, irritazione e altri disturbi che possono interferire con la funzione sessuale, o abrasioni che possono facilitare la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili come l’herpes e condilomi genitali. Secondo un sondaggio condotto da PEGym, la maggior parte degli uomini interessati a migliorare le loro dimensioni del pene è tra i 18 ei 34 anni. Anche se come spiegano oramai tutti i sessuologi e gli psicologi interpellati sull’argomento la dimensione è relativa e il problema sembra essere stato indotto e moltiplicato negli ultimi tempi grazie alla pornografia. In uno studio del National Institutes of Health il 90% degli uomini interpellati con un pene eretto tra i 13 e i 17 centimetri reputava la dimensione del proprio pene come “piccola”.
“Abbiamo la tendenza a pensare che le cose possono essere risolte cambiando il nostro corpo e che c’è sempre qualche pillola magica, pozione o esercizio che possono far cambiare il nostro corpo. Ciò non fa che distrarci da ciò che accade realmente”, ha spiegato al sito web statunitense lo psicologo Alexis Conason. Ma quelli di Pegym.com insistono: con i nostri esercizi il pene si allungherà e non di poco. Richard Howard II, un membro della comunità online, offre i suoi servizi di coaching (ovviamente a pagamento), sostenendo di aver guadagnato lui stesso più di “tre pollici” in lunghezza e “due pollici” in circonferenza con gli esercizi di jelqing. “Le persone sono libere di credere o non credere – ha sentenziato il ‘miracolato’ del pene – io assisto i credenti”.