Lo scorso anno non è stato particolarmente felice per la Tv. Sono pochi i programmi che si ricordano per qualità e innovazione, solo alcune serie sono riuscite a strappare il consenso della critica. Se ne sono accorti anche i telespettatori, in particolare i più giovani, che nel 2015 sono diminuiti, nel prime time, di 360mila.
Di televisione si è parlato pochissimo sulle pagine della cultura e poco su quelle dello spettacolo, più su quelle del gossip, della politica, dell’economia. Un segno evidente che la programmazione in generale sia stata piuttosto modesta.
I programmi con maggiori ascoltatori nel 2015, con esclusione dello sport e del Festival di Sanremo, sono stati due serie di Raiuno, Un passo dal cielo (con Terence Hill, già presente con Don Matteo) e L’angelo di Sarajevo, e il solito Striscia la notizia.
A questo proposito offriamo ai lettori una sintetica storia della Tv, lunga 29 anni: la graduatoria dei primi tre programmi dal 1987, da quando c’è l’Auditel. I dati più interessanti sono:
1. La classifica vede primeggiare Raiuno e Canale5, tranne Vieni via con me, su Raitre nel 2010, e Servizio pubblico su La7 nel 2013.
2. Striscia la notizia è in classifica per ben undici volte; l’unico programma non scalfito dalla lunga durata. Solo Affari Tuoi, nel 2003 e nel 2004, quando a condurre il programma c’era Paolo Bonolis, lo ridimensionò.
3. Roberto Benigni, con film e special, Adriano Celentano e Fiorello sono degli habitué nella Top Three.
4. Interessante è rilevare il calo continuo dei telespettatori per i programmi top. Nei primi anni, quando le Tv erano poche, i programmi più visti superavano facilmente i 10milioni di telespettatori, mentre negli ultimi anni gli ascolti dei programmi top si sono ridimensionati di netto. Fa meraviglia vedere, per esempio, che film come Rambo e Balla coi lupi abbiano superato i 14 milioni di telespettatori (quasi 13 milioni per Ghost). C’è stato nel tempo un cambiamento dell’offerta televisiva, sia per la nascita di nuove emittenti e sia per un’offerta migliore (grazie all’arrivo del digitale terrestre, di Sky, Discovery e ora di Netflix), oltre ad un più conscio atteggiamento dei telespettatori. Anni di web hanno fatto scoprire la Tv nel mondo affinando, evidentemente, i gusti di tanti.
5. Nei primi anni vi sono in classifica alcuni film e solo la famosa La Piovra, come serie televisiva. Dominano i classici spettacoli del sabato sera, come Fantastica e Scommettiamo che?. Con Il maresciallo Rocca (1996) e Commesse (1999) su Raiuno prende avvio il genere preferito dal pubblico, la fiction (in seguito ci saranno Elisa di Rivombrosa e i Cesaroni, su Canale5, su Raiuno Un Medico in famiglia, la serie di successo Il commissario Montalbano e Don Matteo). Nel frattempo si affermano gli special, le serate-evento degli show-man (Celentano, Fiorello). Anche le mini-serie di carattere religioso riescono a entrare spesso in classifica. Il genere film rientra in classifica nel 2014 con La grande bellezza su Canale5.
6. Il Grande fratello, il primo reality, ottenne nel 2000, ben 16 milioni di ascoltatori. Risultati mai raggiunti nelle edizioni successive.
7. La politica è presente solo col confronto Berlusconi-Prodi nel 2006.
8. Raiuno trasmetteva nel 1987 il concerto di Madonna. Nel 1991 su Canale5 andava in onda I segreti di Twin Peaks. C’è stato un periodo, dopo la caduta del monopolio pubblico, in cui il confronto fra Rai e Mediaset ha regalato una nuova e buona televisione (si ricorda anche la Raidue di Massimo Fichera); in seguito è subentrato una sorta di rilassamento e piano piano il panorama televisivo si è come appiattito (per risollevarsi in parte solo recentemente). La Tv ha bisogno di continue scosse, di una competizione vera: solo dal confronto nascono le buone idee.