I giornalisti del Financial Times si preparano a scioperare per la prima volta in trent’anni. Il sindacato nazionale dei giornalisti inglesi (Nuj) ha annunciato che la redazione del quotidiano finanziario della City di Londra ha approvato un pacchetto di 24 ore di astensione dal lavoro perché, dopo la vendita del giornale ai giapponesi di Nikkei la scorsa estate, “le trattative in corso sono fallite a fronte del rifiuto della direzione di rispettare gli impegni in tema di pensioni“. Il Nuj lamenta uno “scippo da 4 milioni di sterline” ai danni dei giornalisti, mentre una portavoce del giornale ha ribattuto che “il nuovo piano pensionistico è tra i migliori offerti” ed è “altrettanto buono o migliore rispetto al precedente, utilizzato dalla maggior parte dei dipendenti”. Secondo un portavoce del sindacato, lo sciopero dovrebbe tenersi nella prossima settimana. Il giorno è ancora da definire.

L’astensione dal lavoro era stata minacciata già in novembre, quando il gruppo giapponese ha perfezionato l’acquisizione del valore di 1,3 miliardi di dollari. In extremis però la protesta è saltata perché Nikkei si è impegnato a intervenire per risolvere la questione. “Le pensioni sono benefit di lungo termine e ci aspettiamo che il management faccia proposte concrete che garantiscano allo staff un trattamento equivalente a quello promesso all’inizio di questo processo”, aveva spiegato Steve Bird, capo del sindacato interno del giornale, che conta quasi 500 giornalisti.

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