Treblinka, 900mila persone uccise da 150 soldati
Quasi 900mila ebrei e 2mila rom sono stati uccisi nel campo di sterminio di Treblinka, in Polonia, da non più di 150 individui. A gestire Treblinka, infatti, c’erano soltanto una ventina di SS e un centinaio di guardiani, da loro addestrati, provenienti dalla Germania e dall’Europa dell’est. Tra loro, anche ex prigionieri di guerra sovietici. Il 2 agosto 1943 gli internati riuscirono a ribellarsi. La rivolta, ben pianificata, fu portata avanti da più di 700 ebrei, che riuscirono a impadronirsi di alcune armi e ad appiccare un incendio al lager. Ma le SS erano armate di mitragliatrici e, chiamati i rinforzi, repressero tutto nel sangue.
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