La ragazza di 22 anni di Taranto ha scritto una lunga lettera alla pagina OmofobiaStop in cui difende le Unioni civili e l'adozione per le coppie omosessuali. Intervistata da Radio Cusano: "Sono stata fraintesa". Ma su Facebook: "Non ho smentito"
“Cosa avremmo di diverso noi omosessuali? Siamo tutti esseri umani, abbiamo sentimenti, abbiamo un cuore, abbiamo la voglia e il diritto di essere felici”. Mentre l’Italia si divide tra laici e cattolici in attesa della discussione dello storico ddl Unioni civili in Parlamento, a intervenire con una lettera nel dibattito pubblico è Giulia Latorre. La figlia del fuciliere Massimiliano Latorre, accusato di omicidio in India per l’incidente del 2012 a bordo della nave Enrica Lexie, ha deciso di fare coming out su Facebook inviando un lungo messaggio alla pagina OmofobiaStop. La notizia è stata ripresa dai principali quotidiani e poco dopo la stessa Latorre intervistata da Radio Cusano ha precisato: “C’è stato un errore. non è come pensate. Il mio era un messaggio in generale, non è niente di particolare. Sto chiedendo di togliere la mia foto (presente sulla pagina Facebook OmofobiaStop), perché stanno pensando ad altro”. Salvo poi scrivere su Facebook: “Io non ho mai smentito. Mi spiace che dicano ciò”.
Nella lunga lettera pubblicata in mattinata, la ragazza di 22 anni e di Taranto scriveva: “Ho deciso di fare questo passo non per pubblicità, anzi forse è la cosa di cui ho meno bisogno, ma perché voglio dar e forza a quelle persone che hanno paura di mostrarsi per timore delle polemiche, degli insulti e delle conseguenze di un coming out. A queste persone voglio dire che la vita è questa, è solamente una, e ve ne dovete fregare del parere della gente, soprattutto di quelle schiave della loro ignoranza! Siate voi stessi sempre, al di là di chi troverete di fronte a voi”.
Latorre spiega di aver partecipato “alle manifestazioni del 23 gennaio e ne sono orgogliosa. Spero che chi di dovere capisca che le unioni civili sono indispensabili è una conquista di civiltà. E il 30 gennaio. In occasione del Family Day, io mi schiererò dalla parte giusta della storia e a favore dei diritti e delle unioni civili”. A questo proposito, nel testo pubblicato da OmofobiaStop, difende anche l’adozione per le coppie omosessuali: “A mio avviso ci sarebbe più amore nelle coppie gay che crescono un bambino, che in una coppia etero”. La figlia del marò dice di essere pronta alle critiche che sa le sue parole provocheranno: “Sono una persona abbastanza forte e determinata, ho superato tantissimi ostacoli da quando ero piccola, sto combattendo da anni una battaglia con la mia famiglia per avere giustizia per mio padre, ma ormai ho capito una cosa: il mondo fa veramente schifo. Per questo ho deciso di scrivere a voi di OmofobiaStop che state lottando per i diritti delle persone. Perché ho deciso di fregarmene del parere della gente, e vivere felice la mia vita”.
E chiude rivolgendosi a “chi giudica”: “A te che ci giudichi: ti rabbrividisce una persona omosessuale? Mi spiace, ma il problema ce l’hai tu, non io. Quindi gira i tacchi. Sicuramente molta gente omofoba mi contatterà e dirà la sua ma alla fine, chissenefrega! Ragazzi, non vergognatevi di essere ciò che siete, soprattutto se i vostri genitori non vi accettano. Si dovrebbero vergognare loro di non accettare il proprio figlio, non voi di desiderare la vostra vita. Chi ci perde sono loro, non voi. Non demoralizzatevi, andate avanti. La vita è piena di ostacoli, ci mette alla prova .. Tocca a noi superarli e pian piano diventeremo più forti”.
La figlia del Maró Latorre ha fatto coming out su OmofobiaStop a pochi giorni dal Family Day Una ragazza coraggiosa che merita rispetto
Pubblicato da OmofobiaStop su Martedì 26 gennaio 2016