Prima gli allestimenti del Padiglione Zero affidati all’insaputa di Giuseppe Sala da Fiera Milano all’architetto che ha lavorato nella sua villa al mare. Poi le dichiarazioni di Sala all’insaputa dello stesso Sala.
L’aspirante sindaco di Milano per il centrosinistra lo scorso 20 gennaio, nel corso della conferenza stampa convocata per chiarire proprio i suoi rapporti con l’architetto Michele De Lucchi, ha risposto anche a una domanda sulla sua permanenza nel consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti nonostante la corsa alle primarie. E ha detto che per il momento sarebbe rimasto nel cda, sottolineando che un consigliere “guadagna netti qualcosa tipo 20mila euro all’anno”. Una dichiarazione riportata anche da alcune agenzie di stampa, che ha causato qualche malumore a sinistra per la sufficienza con cui Sala ha fatto riferimento a una somma di tale consistenza.
Cinque giorni dopo, nel corso dell’audizione di Sala a Palazzo Marino per i conti Expo, il consigliere comunale di Forza Italia Pietro Tatarella gli ha ricordato che “il 63% dei milanesi dichiara meno di 26mila euro”. Ma a quel punto Sala ha negato più volte di avere mai fatto riferimento allo stipendio da consigliere di Cassa depositi e prestiti. Peccato che le immagini parlino chiaro
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