Andrea Camporese si prepara all’addio alla presidenza dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti. Prima però dispensa gli ultimi “regali”. Giovedì 28 gennaio a meno di un mese alle elezioni per il rinnovo dell’Inpgi (24-28 febbraio), il consiglio presieduto da Camporese ben 14 proposte di stanziamenti a favore di associazioni e fondazioni utilizzando le elargizioni per quasi 90mila euro delle banche tesoriere dell’ente per la promozione culturale. Poco importano evidentemente le questioni di opportunità che vorrebbero che la scelta venisse lasciata al nuovo cda, tanto più che non sono chiari i criteri di scelta dei benficiari, Camporese, finito nei guai per il crac Sopaf, ha deciso che andrà avanti. Se avrà l’assenso del consiglio, naturalmente. Come accaduto quando ha dato il via alla svendita degli immobili dell’Inpgi, nonostante le proteste e le richieste di trasparenza avanzate da un comitato spontaneo di giornalisti e dall’Ordine professionale.
Ma nelle tasche di chi finiranno questi soldi? L’elenco è nell’ordine del giorno del prossimo cda dell’Inpgi. Nel documento si leggono nero su bianco le proposte di contributo su cui il consiglio dovrà esprimersi: si va dalla Fondazione dedicata agli studi sul giornalismo “Paolo Murialdi” all’Associazione Carta di Roma Onlus focalizzata sui temi dell’immigrazione, all’Unione nazionale giornalisti pensionati, all’Unione stampa sportiva per arrivare al Club Media Italie e al Gruppo cronisti lombardi. Non solo: nella lista dei potenziali beneficiari c’è spazio anche per i sindacati locali con proposte di contributo per l’Associazione Stampa romana (in due diversi progetti), l’associazione stampa del Molise, della Toscana e del Friuli Venezia Giulia. Senza dimenticare il sindacato giornalisti del Veneto e l’Unione sindacale dei giornalisti Rai (Usigrai), che Camporese ben conosce dal momento che è vicecaporedattore in aspettativa della Rai in Veneto.
Nell’elenco all’ordine del giorno del consiglio compare anche la proposta di partecipazione dell’Inpgi alla costituzione della “Fondazione europea per lo sviluppo del lavoro, della previdenza e dell’assistenza dei professionisti”. Un’associazione che, a giudicare dal nome, ha l’ambizione ad avere un peso a Bruxelles, che, guarda caso, è proprio la città dove nei mesi scorsi era stata indicata la futura collocazione di Camporese dopo la lunga esperienza ai vertici dell’Inpgi e dell’Adepp, l’associazione delle casse previdenziali private e privatizzate. “Quanto previsto nel prossima cda rientra nella normale prassi periodica dell’istituto – ha spiegato a ilfattoquotidiano.it il direttore generale dell’Inpgi, Mimma Iorio – Sulla base di una convenzione, le banche tesoriere Unicredit e Popolare di Sondrio offrono un contributo liberale vincolato alla promozione culturale della categoria e della professione giornalistica. Questi fondi, che nulla hanno a che vedere con il patrimonio dell’ente, sono usati dall’Inpgi per i progetti ritenuti meritevoli sulla base di una procedura delineata in una delibera del 2010. Il totale dei contributi per i progetti che andranno nel prossimo cda ammonta a 86.805 euro”.