La Procura, nel 2012, aveva sollecitato l’archiviazione perché la sua posizione era stata ritenuta marginale e ininfluente nell’ambito dell’inchiesta Iblis
Il giudice per l’udienza preliminare di Catania, Marina Rizza, ha disposto il non luogo a procedere, perché il fatto non sussiste, dell’inchiesta per concorso esterno all’associazione mafiosa sull’ex senatore ed ex assessore regionale e comunale nel capoluogo etneo e di Misterbianco, Nino Strano (Pdl).
La Procura, nel 2012, aveva sollecitato l’archiviazione perché la sua posizione era stata ritenuta marginale e ininfluente nell’ambito dell’inchiesta Iblis. Dopo il pentimento del boss Santo La Causa la Procura ha chiesto una proroga delle indagini e ha poi sollecitato la richiesta di rinvio a giudizio. Secondo il pentito Strano si “adoperò per sbloccare le autorizzazioni necessarie” di un centro commerciale” e avrebbe agevolato la cosca Ercolano in cambio di “somme di denaro e dell’appoggio elettorale degli affiliati nelle elezioni regionale e nazionale”. L’allora esponente del Pdl, assistito dagli avvocati Francesco Strano Tagliareni e Maria Elisa Aloisi, aveva sempre negato qualsiasi coinvolgimento.