Secondo i dati forniti dall'Università di Washington, circa 3,3 milioni di decessi per cancro nel mondo sono correlati a rischi connessi soprattutto al metabolismo
La sedentarietà e l’obesità sono considerati responsabili di quasi 2 milioni di morti per tumore in tutto il mondo. A sostenerlo sono gli esperti dell’Università di Washington, citati dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) che a Milano ha presentato l’iniziativa nazionale di sabato 30 gennaio intitolata le “Arance della Salute“.
Anche se già molti studi sostengono che una corretta alimentazione aiuta a prevenire lo sviluppo dei tumori, “quello che resta tutt’oggi sottovalutato – sottolinea l’Airc – è il ruolo dell’esercizio fisico che, come ricordano, (tra gli altri, ndr) gli esperti del sistema sanitario britannico, andrebbe prescritto come una medicina, perché può essere altrettanto efficace di un farmaco”. Diverse ricerche scientifiche dimostrano, in particolare, che “un’attività fisica regolare diminuisce del 30-40% il rischio di tumore al colon, del 20-40% di quello all’utero e del 20% al polmone, oltre a contribuire alla prevenzione del cancro al seno”.
Inoltre, secondo i dati forniti dall’ateneo della capitale statunitense, circa 3,3 milioni di decessi per cancro nel mondo sono correlati a rischi connessi soprattutto al metabolismo.”Oltre il 40% delle morti per cancro potrebbero essere facilmente prevenibili modificando gli stili di vita. Il fumo resta la principale causa con 1,5 milioni di decessi ogni anno, ma sono preoccupanti anche l’obesità, l’eccesso di sale, bevande alcooliche, un basso consumo di frutta e verdura e la scarsa attività fisica”.