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Diritti - 27 Gennaio 2016
Unioni civili, Forum associazioni familiari: ‘Senza madre problemi psichici e cognitivi’
La Playlist Diritti
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- 17:14 - Engineering sceglie Toyota e Kinto per accelerare elettrificazione flotta aziendale
Roma, 22 lug. - (Adnkronos) - Significativo passo verso la mobilità sostenibile di Engineering, con una scelta in coerenza con la crescente attenzione nel porre i temi ESG al centro della propria strategia aziendale. Il gruppo leader nei processi di digitalizzazione per aziende e PA ha scelto infatti per la sua flotta aziendale 50 veicoli bZ4X, primo modello della nuova gamma di veicoli elettrici a batteria targata Toyota, che offre innovazione, qualità e tecnologia full electric. Accelerare l’elettrificazione della Pool Fleet è d'altronde uno degli obiettivi che il Gruppo guidato da Maximo Ibarra si è posto nel Piano di Sostenibilità annunciato ad aprile e che definisce target misurabili per tutti i 21 Paesi in cui il Gruppo opera con 80 sedi e circa 15.000 dipendenti. Tra questi, molti riguardano un piano di decarbonizzazione per ridurre significativamente l’impatto dell’azienda sull’ambiente anche attraverso iniziative di sustainable mobility, che prevedono – entro il 2026 - che il 100% delle auto di servizio sia costituito da auto elettriche e che la car list sia composta per intero da auto elettriche o ibride con emissioni minori di 60gr/CO2.
Toyota, da oltre 27 anni, sviluppa e migliora soluzioni di mobilità elettrificata, migliorando continuamente le prestazioni e l'efficienza dei consumi per rispondere a tutte le necessità dei clienti e minimizzare l'impatto ambientale. L’innovazione, il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia del pianeta sono infatti alla base del modo di concepire la mobilità per Toyota, che grazie a questa visione si è affermata come leader nell'elettrificazione con oltre 27 milioni di automobili elettrificate vendute a livello globale.
“Il Gruppo ha definito per i prossimi anni il raggiungimento di sfidanti target di decarbonizzazione. La scelta di introdurre, grazie a Toyota e KINTO, autoveicoli completamente elettrici ci permetterà di ridurre sostanzialmente le emissioni di CO2 della nostra flotta aziendale” ha affermato Federico Antonio Di Paola, Fleet & Mobility Manager di Engineering. “Inoltre, scegliendo per la nostra pool fleet autoveicoli all’avanguardia sia dal punto di vista della sicurezza che tecnologico, che i dipendenti potranno utilizzare anche attraverso un nuovo sistema di car sharing, miriamo a orientare le nostre persone verso una mobilità elettrica e sostenibile, da condividere anche fuori dall’azienda”.
Engineering ha scelto Toyota come partner per la fornitura di 50 bZ4X Full Electric, tramite KINTO Italia, Società Benefit e terzo brand del Gruppo Toyota che offre servizi di mobilità innovativi, digitali e sostenibili che coprono le esigenze di spostamento di privati, professionisti, aziende, comunità ed istituzioni dal noleggio a lungo termine a quello flessibile a breve, dal car sharing al car pooling, fino all’app di mobilità integrata multimodale. KINTO rappresenta al meglio l’impegno di Toyota verso la trasformazione in "Mobility Company". Un percorso fatto per garantire a tutti la massima libertà di movimento, eliminando barriere e limitazioni nel rispetto dell'ambiente, grazie alla combinazione di servizi innovativi e digitali e di veicoli a bassissime emissioni e ad alta efficienza energetica, con oltre 65.000 utenti e 4.000 aziende servite in Italia.
Dario Pergolotti Antiochia, General Manager Fleet & Used di Toyota, ha commentato: "Siamo estremamente orgogliosi di accompagnare Engineering in questo percorso verso una mobilità più sostenibile. Questo accordo non solo dimostra una forte comunanza di valori tra le nostre aziende, ma rappresenta anche un passo significativo per promuovere l'innovazione e la sostenibilità nel settore della mobilità. Collaborare con aziende come Engineering ci permette di portare avanti la nostra missione di supportare la transizione energetica con soluzioni efficaci, sostenibili e inclusive."
Il bZ4X, primo veicolo elettrico a batteria (BEV) di Toyota, sviluppato su una piattaforma dedicata eTNGA, rappresenta un passaggio chiave dell'approccio multi-tecnologico di Toyota. Una strategia che integra tutte le tecnologie elettrificate, dal Full Hybrid e Plug-in Hybrid, per la transizione, fino alle soluzioni ad emissioni zero: Full Electric e Fuel Cell alimentate a idrogeno, oltre che gli studi a livello avanzato sui motori a combustione interna alimentati con “carbon neutral” fuels e con lo stesso idrogeno. Tutto questo per offrire ai clienti e aziende un ampio ventaglio di soluzioni riducendo il più possibile e il prima possibile le emissioni di CO2 ma garantendo a ciascun utente la soluzione che più si adatta alle sue esigenze.
- 16:42 - **Tv: Pino Insegno, 'le polemiche non le ho mai ascoltate, ho risposto coi numeri'**
Roma, 22 lug. (Adnkronos) - "Le polemiche dei mesi scorsi su di me? Non le ho ascoltate: quando uno fa questo mestiere da 42 anni, le polemiche non le ascolta. Anche perché se uno ha alle spalle 2.870 puntate e non trovano nient'altro contro quella persona, fanno la polemica. Che è sterile, mi fa rimanere male, mi delude, perché io i numeri li ho sempre fatti. E la sfida è vinta, già da qualche mese". A parlare all'Adnkronos è Pino Insegno che si racconta dopo che la presentazione dei palinsesti Rai ha rivelato una stagione che lo vede tornare grande protagonista, dopo le polemiche sul ritorno nella tv di Stato che lo hanno investito nei mesi scorsi.
Oltre a 'Reazione a Catena', che l'attore e conduttore romano proseguirà fino a novembre, a Insegno sarà infatti affidato uno dei titoli previsti per la prima serata di Rai1 del 2025, lo show 'Il Buono, il Brutto e il Cattivo', al fianco di altri due grandi del doppiaggio italiano Luca Ward e Francesco Pannofino. "Accetto le critiche, quelle sì, possono anche essere costruttive", prosegue l'attore romano - ma d'altronde si sa, il successo ha tanti padri, e l'insuccesso è orfano". Più rilassato rispetto al periodo scorso, Insegno si concede qualche considerazione sull'avventura di 'Reazione a Catena': E' una sfida che stiamo vincendo già da qualche mese. Continuerà mi auguro con questo andamento fino a novembre. L'avevo trovata già così, ed è bello che continui così nonostante il periodo non facile".
Insegno si riferisce ai molti eventi che hanno catturato l'interesse degli spettatori in queste ultime settimane, e che avrebbero potuto 'disturbare' gli ascolti del programma: "Dalle elezioni europee, Europei di atletica, Roland Garros, Wimbledon, Europei di calcio, manca solo il torneo di scopa e tresette", ironizza il conduttore. "E invece, nonostante tutto....Ma è molto bello il format, basta dargli quel pizzico di valore aggiunto da parte di chi lo fa- osserva-. E' come interpretare un bellissimo testo, dipende da chi lo fa e da come lo fa, ma di partenza è un format bellissimo". La sfida vera, però, "la migliore, sarà quella che inizierà da gennaio. Quella sì, una bellissima idea, un bel percorso, con me ci saranno Luca Ward e Pannofino. Un'avventura molto intrigante. Vedremo", conclude il conduttore.
- 16:33 - Ue: Provenzano (Pd), 'governo diviso su tutto, credibilità Italia sempre più in basso'
Roma, 22 lug. (Adnkronos) - "Va avanti così da giorni. Salvini e Tajani litigano e Meloni, nel dubbio, tace. C’è un Governo e abbiamo due linee opposte di politica estera. La Premier si nasconde e i due Vice Premier sono sempre più divisi su tutto". Così Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria nazionale del Pd.
"Divisi sull’America. Divisi sull’Europa. Ora divisi persino sulla nomina a Commissario europeo. Troppo impegnati a correggersi e lanciarsi accuse a vicenda, dalla giustizia ai balneari ai grandi temi internazionali, il Governo va avanti solo coi voti di fiducia. La chiedono alle Camere, perché manca tra di loro. La prima funzione della Premier sarebbe mantenere l'unità di indirizzo politico del Governo. Giorgia Meloni non pervenuta. La credibilità dell’Italia, sulla scena internazionale, come dimostra la vicenda dell’inviato nel Mediterraneo della Nato, cade sempre più in basso. Questo sarebbe fare l’interesse nazionale? Pensate davvero di andare avanti così?”.
- 16:10 - Engineering sceglie Toyota e Kinto per accelerare elettrificazione flotta aziendale
Roma, 22 lug. - (Adnkronos) - Significativo passo verso la mobilità sostenibile di Engineering, con una scelta in coerenza con la crescente attenzione nel porre i temi ESG al centro della propria strategia aziendale. Il gruppo leader nei processi di digitalizzazione per aziende e PA ha scelto infatti per la sua flotta aziendale 50 veicoli bZ4X, primo modello della nuova gamma di veicoli elettrici a batteria targata Toyota, che offre innovazione, qualità e tecnologia full electric. Accelerare l’elettrificazione della Pool Fleet è d'altronde uno degli obiettivi che il Gruppo guidato da Maximo Ibarra si è posto nel Piano di Sostenibilità annunciato ad aprile e che definisce target misurabili per tutti i 21 Paesi in cui il Gruppo opera con 80 sedi e circa 15.000 dipendenti. Tra questi, molti riguardano un piano di decarbonizzazione per ridurre significativamente l’impatto dell’azienda sull’ambiente anche attraverso iniziative di sustainable mobility, che prevedono – entro il 2026 - che il 100% delle auto di servizio sia costituito da auto elettriche e che la car list sia composta per intero da auto elettriche o ibride con emissioni minori di 60gr/CO2.
Toyota, da oltre 27 anni, sviluppa e migliora soluzioni di mobilità elettrificata, migliorando continuamente le prestazioni e l'efficienza dei consumi per rispondere a tutte le necessità dei clienti e minimizzare l'impatto ambientale. L’innovazione, il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia del pianeta sono infatti alla base del modo di concepire la mobilità per Toyota, che grazie a questa visione si è affermata come leader nell'elettrificazione con oltre 27 milioni di automobili elettrificate vendute a livello globale.
“Il Gruppo ha definito per i prossimi anni il raggiungimento di sfidanti target di decarbonizzazione. La scelta di introdurre, grazie a Toyota e KINTO, autoveicoli completamente elettrici ci permetterà di ridurre sostanzialmente le emissioni di CO2 della nostra flotta aziendale” ha affermato Federico Antonio Di Paola, Fleet & Mobility Manager di Engineering. “Inoltre, scegliendo per la nostra pool fleet autoveicoli all’avanguardia sia dal punto di vista della sicurezza che tecnologico, che i dipendenti potranno utilizzare anche attraverso un nuovo sistema di car sharing, miriamo a orientare le nostre persone verso una mobilità elettrica e sostenibile, da condividere anche fuori dall’azienda”.
Engineering ha scelto Toyota come partner per la fornitura di 50 bZ4X Full Electric, tramite KINTO Italia, Società Benefit e terzo brand del Gruppo Toyota che offre servizi di mobilità innovativi, digitali e sostenibili che coprono le esigenze di spostamento di privati, professionisti, aziende, comunità ed istituzioni dal noleggio a lungo termine a quello flessibile a breve, dal car sharing al car pooling, fino all’app di mobilità integrata multimodale. KINTO rappresenta al meglio l’impegno di Toyota verso la trasformazione in "Mobility Company". Un percorso fatto per garantire a tutti la massima libertà di movimento, eliminando barriere e limitazioni nel rispetto dell'ambiente, grazie alla combinazione di servizi innovativi e digitali e di veicoli a bassissime emissioni e ad alta efficienza energetica, con oltre 65.000 utenti e 4.000 aziende servite in Italia.
Dario Pergolotti Antiochia, General Manager Fleet & Used di Toyota, ha commentato: "Siamo estremamente orgogliosi di accompagnare Engineering in questo percorso verso una mobilità più sostenibile. Questo accordo non solo dimostra una forte comunanza di valori tra le nostre aziende, ma rappresenta anche un passo significativo per promuovere l'innovazione e la sostenibilità nel settore della mobilità. Collaborare con aziende come Engineering ci permette di portare avanti la nostra missione di supportare la transizione energetica con soluzioni efficaci, sostenibili e inclusive."
Il bZ4X, primo veicolo elettrico a batteria (BEV) di Toyota, sviluppato su una piattaforma dedicata eTNGA, rappresenta un passaggio chiave dell'approccio multi-tecnologico di Toyota. Una strategia che integra tutte le tecnologie elettrificate, dal Full Hybrid e Plug-in Hybrid, per la transizione, fino alle soluzioni ad emissioni zero: Full Electric e Fuel Cell alimentate a idrogeno, oltre che gli studi a livello avanzato sui motori a combustione interna alimentati con “carbon neutral” fuels e con lo stesso idrogeno. Tutto questo per offrire ai clienti e aziende un ampio ventaglio di soluzioni riducendo il più possibile e il prima possibile le emissioni di CO2 ma garantendo a ciascun utente la soluzione che più si adatta alle sue esigenze.
- 16:04 - Agricoltura, Gruppo Davines proroga candidature 'The Good Farmer Award 2024'
Parma, 22 lug. - (Adnkronos) - – Il Gruppo Davines – azienda attiva nel settore della cosmetica professionale con i marchi per l’haircare Davines e per lo skincare [ comfort zone ], certificata B Corp dal 2016 – comunica la proroga per le candidature alla prima edizione del Premio The Good Farmer Award 2024. Il premio nasce su iniziativa del Gruppo Davines in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, autorevole centro studi sulla green economy in Italia. L’iniziativa è la prima in Italia che premia i giovani agricoltori che abbiano già avviato progetti ispirati ai principi fondamentali dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’agroecologia. Gli agricoltori under 35, titolari dell’azienda o appartenenti alla famiglia imprenditoriale che la guida, potranno presentare il proprio progetto entro le ore 18 del 10 settembre 2024 compilando il modulo sul sito https://davinesgroup.com/il-nostro-impatto/percorsi/the-good-farmer-award. La candidatura al Premio è gratuita e una Commissione di esperti selezionerà i due progetti più innovativi e avanzati. I due vincitori riceveranno dal Gruppo Davines 10.000 euro ciascuno per l’acquisto del materiale e per interventi finalizzati a migliorare e sviluppare le pratiche agroecologiche già avviate. La cerimonia di premiazione si terrà il 27 Novembre 2024 al Davines Group Village di Parma.
Requisiti necessari per accedere al bando sono l’avere ottenuto una certificazione biologica e applicare i principi dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’agroecologia. In particolare gli agricoltori coinvolti e le loro aziende agricole dovranno dimostrare di utilizzare almeno 3 tra le strategie e le pratiche di agricoltura biologica rigenerativa e agroecologia identificate dal bando, tra cui la rotazione colturale, il minimo disturbo del suolo, l’utilizzo di fertilizzanti organici, la coltivazione di alberi associata a campi seminativi o a pascoli, l’uso di colture di copertura come le leguminose e la pacciamatura del terreno (ossia la copertura del terreno con materiale organico come paglia o foglie).
L’obiettivo del Premio è di contribuire alla diffusione di una nuova cultura di produzione agricola, che sostenga la transizione ecologica delle filiere agroalimentari ma non solo. L’agricoltura biologica rigenerativa va oltre il concetto di sostenibilità perché non solo limita gli impatti ambientali negativi generati dall’agricoltura industriale ma è in grado di ripristinare e rigenerare gli ecosistemi danneggiati con pratiche e interventi che sequestrano carbonio dall’atmosfera, riducono l'inquinamento dei suoli e delle acque e contribuiscono alla mitigazione del cambiamento climatico.
Il punto di partenza è la salute del suolo che influisce su quella delle piante, del cibo che mangiamo e del Pianeta. Il termine agricoltura biologica rigenerativa è nato negli anni '80 grazie al Rodale Institute, un istituto di ricerca statunitense senza scopo di lucro; molte delle pratiche rigenerative come le colture di copertura e il compostaggio fanno parte della gestione dell'azienda agricola da generazioni con l'obiettivo finale di aumentare la sostanza organica nel suolo.
L’agricoltura biologica rigenerativa richiede un cambio di paradigma nel modello di produzione agricola industriale e si basa su bisogni urgenti e oggettivi: più del 60% dei suoli europei non è in salute e non è in grado di fornire adeguatamente servizi ecosistemici essenziali per l’uomo. In Italia la percentuale è del 47% e tra i problemi principali c'è l'erosione dovuta soprattutto alla perdita di copertura vegetale (fonte: Re Soil Foundation, 2023).L’ erosione a sua volta causa l'emissione di CO2 in atmosfera, contribuendo al cambiamento climatico e alla perdita di carbonio, che dal suolo passa all’atmosfera (in alcune zone d'Italia la percentuale di carbonio nel suolo è al di sotto dell'1%).
Davines Group da circa 20 anni ha integrato la sostenibilità e l’impegno per l’ambiente nel suo modello di business, un approccio pionieristico a cui negli ultimi anni si è aggiunto l’obiettivo di realizzare un percorso di crescita rigenerativa. Su queste basi nel 2022 il Gruppo Davines ha creato in collaborazione con il Rodale Institute, presso il Davines Group Village di Parma, EROC (European Regenerative Organic Center): 17 ettari e un team dedicato di agronomi e di esperti per il primo centro europeo di formazione e ricerca sull’agricoltura biologica rigenerativa legata alle filiere per la produzione di piante alimentari, tessili e officinali.
“Contribuire a diffondere un modello di crescita rigenerativa è una sfida ambiziosa in cui crediamo molto. L’agricoltura biologica rigenerativa è una parte importante di questo nuovo modo di essere sostenibili, in cui non basta più mitigare i nostri impatti negativi sull’ambiente ma bisogna andare oltre, contribuendo attivamente a ripristinare le risorse del Pianeta”, ha commentato Davide Bollati, Presidente del Gruppo Davines. “Siamo partiti da EROC e da due anni facciamo formazione e ricerca per l’agricoltura biologica rigenerativa. Questo Premio rappresenta per noi la naturale evoluzione di questo percorso. Ci rivolgiamo in particolare ai giovani agricoltori perché siamo convinti che questo cambio di paradigma sia già in atto nelle nuove generazioni e perché crediamo nella loro capacità di essere i motori di questo cambiamento”.
A esaminare i progetti candidati sarà la Commissione giudicatrice del Premio, composta da sei membri fra professori universitari ed esperti in temi di agricoltura, agroecologia e sostenibilità, tra i quali il Presidente di giuria Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
“Per mantenere e migliorare la fertilità e per aumentare l'accumulo di carbonio organico nel suolo – ha dichiarato Edo Ronchi – nonché per migliorare la capacità di adattamento sia alla siccità che alle bombe d’acqua, è utile implementare, sperimentare e sviluppare tecniche rigenerative di coltivazione e gestione dei suoli che ne aumentino i contenuti di sostanze organiche e di biodiversità”
- 16:04 - Agricoltura, Gruppo Davines proroga candidature 'The Good Farmer Award 2024'
Parma, 22 lug. - (Adnkronos) - – Il Gruppo Davines – azienda attiva nel settore della cosmetica professionale con i marchi per l’haircare Davines e per lo skincare [ comfort zone ], certificata B Corp dal 2016 – comunica la proroga per le candidature alla prima edizione del Premio The Good Farmer Award 2024. Il premio nasce su iniziativa del Gruppo Davines in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, autorevole centro studi sulla green economy in Italia. L’iniziativa è la prima in Italia che premia i giovani agricoltori che abbiano già avviato progetti ispirati ai principi fondamentali dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’agroecologia. Gli agricoltori under 35, titolari dell’azienda o appartenenti alla famiglia imprenditoriale che la guida, potranno presentare il proprio progetto entro le ore 18 del 10 settembre 2024 compilando il modulo sul sito https://davinesgroup.com/il-nostro-impatto/percorsi/the-good-farmer-award. La candidatura al Premio è gratuita e una Commissione di esperti selezionerà i due progetti più innovativi e avanzati. I due vincitori riceveranno dal Gruppo Davines 10.000 euro ciascuno per l’acquisto del materiale e per interventi finalizzati a migliorare e sviluppare le pratiche agroecologiche già avviate. La cerimonia di premiazione si terrà il 27 Novembre 2024 al Davines Group Village di Parma.
Requisiti necessari per accedere al bando sono l’avere ottenuto una certificazione biologica e applicare i principi dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’agroecologia. In particolare gli agricoltori coinvolti e le loro aziende agricole dovranno dimostrare di utilizzare almeno 3 tra le strategie e le pratiche di agricoltura biologica rigenerativa e agroecologia identificate dal bando, tra cui la rotazione colturale, il minimo disturbo del suolo, l’utilizzo di fertilizzanti organici, la coltivazione di alberi associata a campi seminativi o a pascoli, l’uso di colture di copertura come le leguminose e la pacciamatura del terreno (ossia la copertura del terreno con materiale organico come paglia o foglie).
L’obiettivo del Premio è di contribuire alla diffusione di una nuova cultura di produzione agricola, che sostenga la transizione ecologica delle filiere agroalimentari ma non solo. L’agricoltura biologica rigenerativa va oltre il concetto di sostenibilità perché non solo limita gli impatti ambientali negativi generati dall’agricoltura industriale ma è in grado di ripristinare e rigenerare gli ecosistemi danneggiati con pratiche e interventi che sequestrano carbonio dall’atmosfera, riducono l'inquinamento dei suoli e delle acque e contribuiscono alla mitigazione del cambiamento climatico.
Il punto di partenza è la salute del suolo che influisce su quella delle piante, del cibo che mangiamo e del Pianeta. Il termine agricoltura biologica rigenerativa è nato negli anni '80 grazie al Rodale Institute, un istituto di ricerca statunitense senza scopo di lucro; molte delle pratiche rigenerative come le colture di copertura e il compostaggio fanno parte della gestione dell'azienda agricola da generazioni con l'obiettivo finale di aumentare la sostanza organica nel suolo.
L’agricoltura biologica rigenerativa richiede un cambio di paradigma nel modello di produzione agricola industriale e si basa su bisogni urgenti e oggettivi: più del 60% dei suoli europei non è in salute e non è in grado di fornire adeguatamente servizi ecosistemici essenziali per l’uomo. In Italia la percentuale è del 47% e tra i problemi principali c'è l'erosione dovuta soprattutto alla perdita di copertura vegetale (fonte: Re Soil Foundation, 2023).L’ erosione a sua volta causa l'emissione di CO2 in atmosfera, contribuendo al cambiamento climatico e alla perdita di carbonio, che dal suolo passa all’atmosfera (in alcune zone d'Italia la percentuale di carbonio nel suolo è al di sotto dell'1%).
Davines Group da circa 20 anni ha integrato la sostenibilità e l’impegno per l’ambiente nel suo modello di business, un approccio pionieristico a cui negli ultimi anni si è aggiunto l’obiettivo di realizzare un percorso di crescita rigenerativa. Su queste basi nel 2022 il Gruppo Davines ha creato in collaborazione con il Rodale Institute, presso il Davines Group Village di Parma, EROC (European Regenerative Organic Center): 17 ettari e un team dedicato di agronomi e di esperti per il primo centro europeo di formazione e ricerca sull’agricoltura biologica rigenerativa legata alle filiere per la produzione di piante alimentari, tessili e officinali.
“Contribuire a diffondere un modello di crescita rigenerativa è una sfida ambiziosa in cui crediamo molto. L’agricoltura biologica rigenerativa è una parte importante di questo nuovo modo di essere sostenibili, in cui non basta più mitigare i nostri impatti negativi sull’ambiente ma bisogna andare oltre, contribuendo attivamente a ripristinare le risorse del Pianeta”, ha commentato Davide Bollati, Presidente del Gruppo Davines. “Siamo partiti da EROC e da due anni facciamo formazione e ricerca per l’agricoltura biologica rigenerativa. Questo Premio rappresenta per noi la naturale evoluzione di questo percorso. Ci rivolgiamo in particolare ai giovani agricoltori perché siamo convinti che questo cambio di paradigma sia già in atto nelle nuove generazioni e perché crediamo nella loro capacità di essere i motori di questo cambiamento”.
A esaminare i progetti candidati sarà la Commissione giudicatrice del Premio, composta da sei membri fra professori universitari ed esperti in temi di agricoltura, agroecologia e sostenibilità, tra i quali il Presidente di giuria Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
“Per mantenere e migliorare la fertilità e per aumentare l'accumulo di carbonio organico nel suolo – ha dichiarato Edo Ronchi – nonché per migliorare la capacità di adattamento sia alla siccità che alle bombe d’acqua, è utile implementare, sperimentare e sviluppare tecniche rigenerative di coltivazione e gestione dei suoli che ne aumentino i contenuti di sostanze organiche e di biodiversità”
- 16:00 - **Scout: in 18.000 a Verona per i 50 anni Agesci, 'noi la sfida educativa del futuro'**
Roma, 22 lug. (Adnkronos) - "Saranno più di 18mila i capi scout dell’Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) che parteciperanno alla Route 2024 con l'incontro nazionale a Villa Buri a Verona dal 22 al 25 agosto 2024. L’iniziativa, di portata eccezionale dato che le Route nazionali precedenti si sono tenute nel 1979 a Bedonia (Parma) e nel 1997 ai Piani di Verteglia (Avellino), avviene nel 50esimo anno dalla fondazione dell’Agesci che risale al 1974: cinquant’anni nei quali le capo e i capi scout si appassionano alla bellezza del servizio e accompagnano le nuove generazioni alla realizzazione di sé come uomini e donne, attraverso il gioco, l’avventura e la strada". Si legge un una nota.
"Verona la città italiana scelta per questa iniziativa. La manifestazione sarà un grande momento di riflessione collettiva: quattro giorni per partecipare a oltre 60 tra incontri, approfondimenti, attività di formazione e dibattiti, con lo scopo di analizzare la realtà delle nuove generazioni e definire le sfide e il percorso dell’Associazione per i prossimi anni, alla luce della maggiore complessità del mondo in cui viviamo. Collante dell’edizione 2024 è il tema della felicità, che rappresenta oggi una scelta politica forte, controcorrente rispetto al negativismo e ai segnali di crisi e sfiducia, e che ritorna anche nel titolo di questo appuntamento: ‘Generazioni di felicità’.
“Numerosi sono gli obiettivi di questo incontro - hanno dichiarato Roberta Vincini e Francesco Scoppola, Presidenti del Comitato nazionale Agesci- Dal coinvolgere i capi dell’Associazione in un’esperienza motivante che possa regalare un tempo di qualità e nuovi contenuti per l’educazione; all’offrire un’occasione unica di confronto sugli orientamenti educativi e sociali attuali; dal valorizzare il contributo dei 50 anni di storia dell’Agesci e posizionare l’Associazione nella società e nella Chiesa come attore importante di cambiamento nel presente all’identificazione di nuove risposte, nuovi equilibri e nuovi assetti di fronte alle sfide educative attuali”.
Organizzare un evento di 4 giorni per oltre 18mila persone comporta sfide logistiche e organizzative molto importanti, che saranno tutte portate avanti all’insegna della sostenibilità, sia dal punto di vista economico – grazie a campagne specifiche di fundraising e crowdfunding – sia dal punto di vista ambientale, attraverso una progettazione accurata di ogni singola scelta, soprattutto in termini di mobilità delle persone e di trasporto dei materiali. L’85% dei capi infatti raggiungerà Verona viaggiando in treno, con un risparmio di emissioni di CO2 del 70% circa rispetto ad altri mezzi di trasporto. Anche la scelta dei pasti serviti, provenienti da una dieta vegetariana, insieme all'utilizzo di stoviglie biodegradabili, contribuirà a contenere l'impronta carbonica che sarà generata dall’evento.
E’ stato previsto poi di sostenere i progetti di salvaguardia e cura dei boschi, che contribuiranno a generare un impatto positivo in termini di compensazione delle emissioni residue. Oltre ai 18mila partecipanti, sono previsti anche oltre 500 volontari, il cosiddetto Tangram Team, capi ancora in servizio ed ex soci che metteranno a disposizione il proprio tempo e i propri talenti per rendere l’esperienza unica.
Tanti gli ospiti, tra questi, Fra Paolo Benanti, presidente della Commissione sull'intelligenza artificiale della Presidenza del Consiglio dei ministri, e il direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini. Non mancheranno gli esponenti della cultura, dalla regista e sceneggiatrice Alice Rohrwacher alla rettrice della Scuola di Sant’Anna di Pisa, Sabina Nuti, fino agli scrittori Fabio Geda ed Enrico Brizzi. Molto presente anche l’associazionismo da Emergency a Libera con Don Luigi Ciotti, poi Mario Giro della Comunità di Sant’Egidio e Rosario Maria Gianluca Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana.
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