Era il 24 dicembre 2014. Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini visitò l’istituto “Galiani” a Napoli promettendo 100mila euro entro gennaio 2015 per ripristinare alcuni spazi della scuola dopo i gravi raid vandalici. E’ passato un anno. Ma gli stanziamenti promessi dall’inquilino di viale Trastevere sono rimasti solo parole al vento.
Al “Galiani”, una delle scuole che accoglie i giovani che provengono dalle diverse periferie del capoluogo campano, la dirigente Armida Filippelli, è rimasta con le mani vuote: “Si è trattato di un atto di generosità verbale del ministro. Pensi che non chiesi assolutamente nulla. Fu la stessa Gianni ad annunciare Urbi et Orbi lo stanziamento di quei soldi come riconoscimento per il lavoro che facciamo ogni giorno in una realtà per nulla facile”.
Da allora, la dirigente, non ha più avuto notizia di quei 100mila euro: “Ho consumato sette paia di scarpe per andare al ministero a chiedere che fine avessero fatto questi fondi; mi hanno risposto che il Miur non aveva a disposizione queste risorse per noi. Hanno solo promesso l’istituzione di un fondo a favore degli istituti oggetto di furti e/o danneggiamenti a seguito di atti vandalici. Nel mese di settembre ho partecipato a questo bando. Speriamo di ottenere qualcosa perché noi ci troviamo in una situazione di grande sofferenza”.
Armida Filippelli è combattiva. Non si è data per persa. Senza quei 100mila euro non ha potuto riacquistare le 31 lavagne multimediali rubate da ladri; ha dovuto cambiare modello di didattica, rinunciare alla digitalizzazione di ogni classe ma continua ogni giorno a dare una risposta concreta ai suoi ragazzi. L’unico rammarico è per quella promessa: “Il ministro – spiega la dirigente – parlò chiaramente davanti alla stampa; disse che i 100mila euro sarebbero arrivati a gennaio. A fronte di quell’impegno nessuno si è fatto avanti per darci una mano e noi ci siamo trovati a fare i ricchi senza soldi”.
Non basta. La preside del “Galiani” si è trovata a dover fare i conti anche con una ditta della Città Metropolitana che non ha terminato i lavori di sostituzione degli infissi: “Questa società, incaricata dall’ex ente provinciale, ha tolto le porte di legno che avevamo da cinquant’anni per sostituirle con delle autentiche schifezze ma non ha mai finito l’opera lasciando tutto a metà in uno stato che è anche pericoloso. Nessuno ha saputo spiegarmi le ragioni di questo stop. Sarò costretta a denunciare il caso alla Procura trattandosi di soldi pubblici”.
La dirigente non ne vuole sapere di scuse. Lei ha un solo obiettivo: garantire la sicurezza dei suoi studenti. “Qui non siamo a Zurigo – dice Filippelli – ma con ragazzi che arrivano da realtà difficili. Lotto ogni giorno per strapparli ad un destino segnato. Uno Stato che non assicura loro la sicurezza passa un messaggio negativo. Vorrei che ci fosse più attenzione verso le nostre realtà da parte di chi amministra; vorrei una sintonia diversa, senza parate”.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA NOTA DEL MIUR
Il Ministro Stefania Giannini ha visitato l’Istituto Galiani il 9 dicembre 2014, alcuni giorni dopo il raid vandalico subito dalla scuola. Proprio a seguito della visita del Ministro e delle riunioni che si sono poi tenute nelle settimane successive presso il nostro Ministero con il dirigente scolastico, è stato istituito per la prima volta al Miur (con il Dm 16 giugno 2015, numero 435) un apposito fondo di euro 3 milioni per fornire un supporto concreto alle istituzioni scolastiche del territorio nazionale vittime di furti o danneggiamenti a seguito di atti vandalici. Prima d’ora il fondo non era mai esistito e non esisteva alcun capitolo del bilancio Miur destinabile a questa particolare forma di ristoro e finanziamento per le scuole. Una misura fortemente voluta dal Ministro Giannini. Il Miur dopo aver istituito il fondo a giugno ha quindi avviato la procedura per il riparto delle risorse con il coinvolgimento degli Uffici Scolastici Regionali che hanno provveduto a raccogliere le istanze presentate dalle scuole. Non sono infatti rari, purtroppo, casi di atti vandalici e furti. L’Istituto Galiani ha presentato la propria richiesta all’Usr Campania, documentando di aver subito, nell’anno scolastico 2014/2015, furti e danneggiamenti relativi alle dotazioni necessarie al funzionamento della scuola, per un importo complessivo pari a 41.573,62 euro. Il Miur ha attribuito all’Istituto Galiani l’importo richiesto, con impegno di spesa del dicembre 2015. Le risorse saranno assegnate al Galiani, come alle altre scuole destinatarie del fondo, nel mese di febbraio 2016. I tempi sono quelli necessari per poter garantire lo svolgimento della corretta procedura di assegnazione. La scuola, poi, nel 2016 oltre all’ordinario fondo di funzionamento, incrementato rispetto agli anni scolastici precedenti grazie alla legge La Buona Scuola, e già assegnato in questi giorni, usufruirà di nuovi finanziamenti per migliorare e potenziare le dotazioni tecnologiche grazie alle risorse stanziate dal Miur sul digitale. Si parla di 35.000 euro: 15.000 per la rete wi-fi (già assegnati nel gennaio 2016), 20.000 circa per gli ambienti digitali (che saranno assegnati il 2 febbraio 2016). I tempi forse non sono stati quelli sperati, ma ci sembra di aver rispettato le promesse. Agendo secondo le modalità necessarie quando ci sono risorse pubbliche da distribuire.
Prendiamo atto della nota del Miur, che spiega come i tempi (e gli importi) degli interventi a norma di legge siano diversi da quelli degli annunci a caldo dei ministri.