La kermesse canora, che prende il via il 9 febbraio, è stata inserita tra gli obiettivi sensibili in quanto si teme un “effetto Bataclan”, ovvero che la minaccia jihadista possa colpire un evento a così ampia partecipazione. Sia la vicinanza con il confine francese, sia il gran numero di pubblico interessato all’evento, hanno spinto il Comitato per l’ordine e la sicurezza di Imperia ad innalzare le difese
Sale l’allerta terrorismo nel Ponente ligure alla vigilia del 66° Festival di Sanremo. La kermesse canora, che prende il via il 9 febbraio, è stata inserita tra gli obiettivi sensibili in quanto si teme un “effetto Bataclan”, ovvero che la minaccia jihadista possa colpire un evento a così ampia partecipazione. Sia la vicinanza con il confine francese, sia il gran numero di pubblico interessato all’evento, hanno spinto il Comitato per l’ordine e la sicurezza di Imperia ad innalzare le difese a protezione della cittadina ligure.
Per l’occasione è stato approntato un piano dalla Prefettura che prevede stringenti misure a protezione della manifestazione. Sopra il Teatro Ariston è stata disposta una “no fly zone“, con divieto di sorvolo anche per i droni, mentre per un’ampia area circostante il teatro sarà sottoposta a controlli di accesso, diventando di fatto una “zona rossa”. Il questore Leopoldo Laricchia, come riporta “Il Secolo XIX”, ha già compiuto nei giorni scorsi un sopralluogo per verificare se ci fossero delle lacune nel dispositivo di sicurezza, facendo controllare tutti gli edifici adiacenti alla cosiddetta zona rossa.
All’interno delle disposizioni per il piano anti-terrorismo sono state prese in considerazione anche la saldatura dei tombini in tutte le immediate vicinanze dell’Ariston, l’eliminazione di cestini per i rifiuti e delle cassette della posta. Sarà diramato inoltre il divieto di utilizzo di apparecchiature radio o radio controllate su frequenze non autorizzate. Per quanto riguarda invece le forze di sicurezza presenti sul territorio si parla di un impiego di circa 200 unità. Si prevede, inoltre, l’arrivo di unità d’intervento addestrate a gestire le emergenze e unità cinofile in grado di fiutare la presenza di esplosivi. Parallelamente saranno rinforzati i controlli alle frontiere, sia sul versante ligure che su quello piemontese.
Sul fronte della sicurezza interna al Festival, saranno adottate misure analoghe a quelle già in uso negli stadi. Infatti il pubblico del Festival potrà acquistare solo biglietti nominativi e dovrà esibire un documento di riconoscimento all’ingresso. Inoltre l’atrio dalla platea sarà presidiato da uomini delle forze dell’ordine. Le attività di sorveglianza si estenderanno, ma in modo più discreto, anche alle toilette dell’Ariston, la hall e l’accesso alla galleria.
Ancora non si conosce l’esatta estensione della “zona rossa”, tuttavia nei 3 o 4 check point previsti, chiunque vorrà avvicinarsi al red carpet dell’Ariston sarà sottoposto a controlli, con perquisizioni di borse, zaini e valige. Le azioni intraprese dagli organi di pubblica sicurezza nella la cittadina ligure sono una risposta preventiva, poiché l’intelligence non ha raccolto alcuna specifica minaccia terroristica. Non è la prima volta, però, che Sanremo innalza la sua soglia di allerta, infatti già l’anno scorso, poco tempo dopo gli attentati alla redazione di Charlie Hebdo, le forze dell’ordine si sono orientate a rendere i controlli più stringenti “per fondati motivi di preoccupazione”. Per la sua posizione geografica, infatti, la provincia d’Imperia è zona di transito dalla vicina Francia, mentre nell’area intorno a Nizza sono monitorati da tempo dei soggetti appartenenti alla galassia fondamentalista. Considerando anche le numerose minacce che i paesi europei stanno ricevendo negli ultimi mesi da parte dell’ISIS, l’adozione di questi protocolli di sicurezza potrebbe diventare la prassi per altri eventi di grande richiamo.