La mia idea è semplice e neanche tanto nuova. Visto che non si riesce a smuovere la situazione italiana con l’opposizione in Parlamento, tempio dell’inciucio olistico, facciamo come Martin Luther King: cambiamo il Paese prendendoci i diritti civili con strumenti pacifici.
In Italia ci sono parecchie leggi che sono abbastanza buone ma che non vengono applicate.
Abbiamo una legge che vieta di praticare interessi da usura.
Abbiamo leggi che stabiliscono limiti per lo smog nelle città.
Leggi che stabiliscono che un casco da motociclista non si deve accartocciare al primo urto.
Leggi che vietano alle aziende di proporre contratti capestro…
Anni fa proposi pubblicamente a Di Pietro, di usare qualche milione di euro del finanziamento dei partiti, che Idv riceveva, per pagare un gruppo di avvocati, di tecnici e di ricercatori che raccogliessero prove delle malvessazioni e violazioni di leggi e regolamenti e ogni settimana lanciassero una campagna legale con denunce presso la Magistratura.
Di Pietro mi rispose pubblicamente entusiasta: “Il salto di strategia che tu ci proponi fa parte del nostro Dna…” (Qui la sua risposta).
Poi però non fece niente. Ma il fatto che un magistrato di grande esperienza avesse giudicato la mia proposta come sensata rafforzò la mia convinzione: vuol dire che si potrebbe fare!
Quindi dopo un po’ di tempo feci pubblicamente a Vendola la stessa proposta, con l’appoggio di un gruppo di compagni di Sel.
Vendola mi rispose, pubblicamente, ancor più entusiasta di Di Pietro: “Caro Jacopo,
la tua lettera mi ha fatto particolarmente piacere perché è uno di quei rari casi in cui la politica sospinta da valori di riferimento giunge all’immediatezza del fare” (continua qui).
Ma evidentemente anche Vendola ha poi avuto qualche problema a utilizzare qualche milione di euro del Sel per organizzare una campagna per il rispetto delle leggi.
A questo punto non ci resta che sperare nel M5S, che ha dimostrato di non essere attaccato ai soldi, visto che ha già restituito allo Stato decine di milioni di euro, caso unico nella storia della politica italiana, eccezion fatta per mia madre che utilizzò per campagne sociali e umanitarie tutto il denaro ricevuto quando era senatrice.
Restituire i soldi del finanziamento pubblico e buona parte dello stipendio di parlamentari e consiglieri regionali è opera eccelsa. Ma credo che investire qualche milione di euro per attrezzare una serie di pulmini che facciano i rilevamenti sull’inquinamento di Milano e Roma lo sarebbe ancor di più. I rilevamenti realizzati dai Comuni sono una truffa palese, prelevano l’aria a vari metri d’altezza e a una certa distanza dalle vie più trafficate…
Se i campioni di aria venissero “succhiati” ad altezza di passeggino, lungo le circonvallazioni, verrebbe fuori che si sforano i limiti di legge tutto l’anno. E visto che i sindaci sono responsabili della salute pubblica li si potrebbe denunciare una volta la settimana per omissione di atti d’ufficio e scoppierebbe veramente un bel casino… E allora finalmente dovrebbero prendere misure drastiche, cambiare il sistema dei trasporti e dei riscaldamenti, imporre controlli veri alle aziende inquinanti… Perché le soluzioni per dimezzare l’inquinamento ci sono, e da anni le elenchiamo… E ci sono pure i soldi per farlo, visto che per ogni euro speso in città per il carburante se ne spende un altro per le malattie che quel carburante provoca. Senza contare che i 30.000 morti all’anno per lo smog (stima ultraprudenziale) non sono certo poco in termine di assurdo dolore!
Allora, cari amici del M5S, siete gli unici a poter far saltare pacificamente e legalmente questo abominio. Siete la nostra unica speranza! L’idea vi pare sensata?
E a te che mi stai leggendo che te ne pare? Hai voglia di aiutarmi a dar voce a questa proposta? Magari non con un “mi piace” che non serve a niente, ma condividendo questo testo, e se proprio hai una botta di attivismo organizzando incontri su questo argomento.
Ps: Su questo tema ho scritto un articolo di approfondimento dove cito per intero le lettere a Di Pietro e Vendola e approfondisco la questione: “Una modesta proposta per rifondare il Movimento Progressista“.