Libri antichi, manoscritti e disegni mancano all'appelle della collezione che il critico custodisce a Ro. A insospettire il padrone di casa il ritrovamente di una cornice vuota appoggiata in un luogo diverso dal solito
Libri antichi, manoscritti e disegni per un valore complessivo di oltre mezzo milione di euro. E’ il bottino dei ladri che hanno svaligiato la villa-museo familiare di Vittorio Sgarbi a Ro, comune in provincia di Ferrara. Da qualche mese alcune opere della collazione mancavano all’appello e il critico d’arte, dopo un’accurata verifica, ne ha denunciato il furto ai carabinieri. “Il danno è davvero ingente” ha spiegato Sgarbi, che da tempo insieme con il suo staff cerca i pezzi mancanti. Ad insospettire i padroni di casa è stato il ritrovamento di una cornice di un’opera vuota e appoggiata in un luogo diverso dal solito.
Nella lista delle opere d’arte scomparse c’è un disegno del pittore veneziano Giovanni Battista Piazzetta che raffigura un San Giuseppe con Gesù Bambino, comprata nel corso di una retrospettiva dell’artista organizzata a Città del Messico nel 2014. All’appello mancano anche due manoscritti di Felice Giani, tra i massimi esponenti del neoclassicismo italiano, di cui un taccuino contenente circa 140 disegni. Si cercano poi anche due libri antichi, uno di Benvenuto Cellini e l’altro di Paolo Mino. Le indagini del reparto operativo di Ferrara, a cui collabora il Gruppo tutela patrimonio culturale dei Carabinieri, hanno già effettuato un sopralluogo nell’abitazione alle ricerca di eventuali tracce o impronte.