“Mi alzai davanti a tutto l’istituto e dissi di essere gay”. Comincia così il racconto di Giordano Terribili, vessato per anni dagli insulti e dalle violenze dei propri coetanei. La sua colpa? Quella di essere omosessuale. “A scuola mi nascondevano i libri, mi dicevano ‘frocio, baciami il culo’. Sono stato ricoverato in pronto soccorso 22 volte in un anno”, racconta ad Andrea Casadio di Servizio Pubblico. “Adesso per fortuna le cose sono cambiate: faccio arti marziali, da allora ho cominciato a difendermi e son finiti loro al pronto soccorso. Ma non tutti ce la fanno a resistere a questo tipo di violenze: molti si suicidano”