“Il gemellaggio di Matteo Salvini e Marine Le Pen su Schengen? E’ semplicemente l’apoteosi della demenzialità. Poi, per carità, finché Salvini si troverà degli elettori che se le bevono tutte, buon per lui, ma io mi domando veramente di che cosa stiamo parlando“. Sono le parole del direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, a proposito del convegno organizzato ieri a Milano dai partiti euroscettici Enf, che era presieduto dalla leader del Front National Marine Le Pen e che ha visto tra i protagonisti il leader della Lega Matteo Salvini. Ospite di Otto e Mezzo (La7), Travaglio spiega: “E’ curioso questo incontro di Salvini con la Le Pen, non perché i due non siano in sintonia, ma perché sul tema delle frontiere la Francia e l’Italia hanno interessi assolutamente contrapposti. La Francia non è un Paese di primo approdo, al contrario di noi che non abbiamo nessun interesse a che siano blindate le frontiere dei Paesi del Nord”. E aggiunge: “Soltanto uno squilibrato, che non ha presente cosa succederebbe se chiudessero tutte le frontiere, lasciando arrivare tutti gli immigrati da noi, può fare una battaglia insieme alla Le Pen, che ha interessi completamente diversi dall’Italia. Perché Salvini fa questa manifestazione con la Le Pen?” – continua – “Bisognerebbe entrare nella sua testa. Evidentemente Salvini è talmente prigioniero delle bugie che racconta, da non rendersi conto che un qualunque suo elettore dotato di un minimo di raziocinio, proprio in quanto leghista e proprio in quanto allergico agli immigrati perlomeno clandestini, se non agli immigrati tout court, dovrebbe dire a Salvini: ‘Scusa, ma che ci stiamo a fare con la capofila della chiusura delle frontiere francesi? Noi le vogliamo aperte. Che interesse abbiamo a che i francesi blindino le frontiere, trasformandoci in un imbuto otturato da parte dei Paesi del Nord?’”

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