
Dopo Oslo, e al settimo giorno di viaggio, il nostro InterRail prosegue verso nord, nel cuore della Norvegia. Saliamo sul treno norvegese e ci addormentiamo sulle comodissime cuccette nella capitale norvegese per risvegliarci l’indomani 500 km più a nord, a Trondheim, terza città della Norvegia.
L’antica Nidaros, fondata nel medioevo sulle rive del fiume Nidelva, ci sorprende per la temperatura “mite” di -10°C rispetto ai -30°C di qualche giorno prima. Ne approfittiamo per andare alla scoperta del centro storico della città. Percorriamo il lungofiume con i suoi antichi magazzini dalle facciate colorate, attraversiamo Bakklandet, la città vecchia, piena di casette pittoresche quando uno strano aggeggio attira la nostra attenzione: lo “Sykkelheisen Trampe“ che si rivela essere il primo “ascensore” per bici al mondo, che consente di salire gratuitamente sulla ripida collina senza sforzi.
Raggiungiamo il vecchio ponte, sul quale ci fermiamo per ammirare il magico panorama, e ci restiamo quando vediamo finalmente il sole fare capolino. A queste latitudini è un bene così raro, che facciamo il pieno visto e considerato che salendo sempre più a nord non sappiamo quando lo rivedremo di nuovo.
Continuando verso il centro entriamo nella Chiesa di Nostra Signora (Var Frue Kirk), aperta (come dovrebbero esserle tutte del resto) a chi ha più bisogno per una preghiera, un tetto, una bevanda calda o semplicemente un po’ di compagnia.
Attraversiamo la grande piazza circolare con le sue luminarie che ricordano il Natale, e ad ora di pranzo, ci fermiamo alla Mathall, mercato alimentare coperto che riunisce prodotti di piccoli produttori della regione. Dalla varietà di prodotti locali all’interno capiamo perché la città è nota come la capitale gastronomica della Norvegia. Numerosi festival, birrerie artigianali e la volontà di promuovere l’alimentazione locale fanno il resto.
Dopo un assaggio di diverse specialità della regione a base di salmone affumicato, salame di renna e formaggi con marmellata di tyttebær (mirtillo rosso, che cresce da queste parti e che viene usato in cucina in mille modi) siamo pronti a riaffrontare il freddo nordico.
Poco lontano, siamo davanti la Cattedrale Nidaros. Abituati a queste piccole casette norvegesi che caratterizzano il paesaggio, siamo subito sorpresi dalla sua maestosità. Costruita mille anni fa sulla tomba di Olav II, santo patrono della Norvegia, è meta di pellegrinaggi sin dal medioevo e oltre ad essere l’unica cattedrale gotica norvegese è anche l’unica così a nord.
Raggiungiamo il porto, letteralmente ghiacciato, restiamo ad ammirare il colore del cielo, in un perenne rosa/arancio che è difficile dire se è l’alba o il tramonto.
Røros, paesino pittoresco e sito Unesco
Il giorno seguente decidiamo di esplorare la regione per fare tappa a Røros, caratteristico paesino di cinquemila anime due ore di treno più a sud, sito Unesco dal 1980.
Le casette colorate di giallo e rosso con i tetti ricoperti di neve fanno da sfondo alla nostra visita. Ci aspettavamo temperature molto più rigide essendoci spostati all’interno del paese ma il termometro resta sui -10°C (e non ce ne lamentiamo).
Per circa trecento anni la storia di questo paese è stata legata a quella della miniera di rame aperta qui nella metà del 1600 e le case sono rimaste praticamente come allora, oggi tutelate come “patrimonio culturale”.
Uno Smørbrød (panino/toast che i norvegesi mangiano a pranzo) e un succo di Tyttebær prima di attraversare il pittoresco paesino con uno “spark” (incrocio tra slittino e monopattino per la neve) fermandoci ad osservare e fotografare gli scorci che fanno il fascino di questo posto.
Saliamo sulla collinetta, dominata dalla chiesa bianca costruita negli anni d’oro dell’estrazione del rame prima di visitare il museo che illustra la storia mineraria del paese.
Prima di tornare alla stazione per aspettare il treno che ci riporterà a Trondheim , il gps culinario che mi accompagna suggerisce di fermarci da Berkel & Bar, dove facciamo il pieno di prelibatezze che questa regione ha da offrire.
Il tram più a nord del mondo
Dopo aver visitato la Cattedrale più a nord del mondo l’ultimo giorno a Trondheim decidiamo di prendere il tram più a nord del mondo che, in un percorso panoramico di diversi chilometri, ci porta fino al capolinea “Lian” dove ci accoglie un lago ghiacciato sul quale si divertono bambini e grandi.
Poco più su’ un edificio circolare con delle vetrate e una bandiera norvegese attira la nostra curiosità. All’ingresso la frase “Kortreist mat i godt selskap” (cibo locale in buona compagnia) promette bene e, una volta entrati, il panorama sul lago di ghiaccio, le montagne circostanti e il mare in lontananza con il sole quasi al tramonto ci fanno fermare a goderci questo spettacolo. Al buffet zuppa di verdure, marmellate fatte in casa, salmone affumicato senza dimenticare il “Brunost” famoso formaggio marrone norvegese al sapore di caramello.
Quando il sole è ormai tramontato, riprendiamo il tram per raggiungere il centro e salutiamo Trondheim e la sua regione per attendere il nostro prossimo treno. L’InterRail scandinavo continua verso il nord della Norvegia e il circolo polare artico, prossima tappa:Bodø.
Guarda tutte le foto dello ScandiRail16
Andrea D'Ambra
Interprete/Traduttore
Piacere quotidiano - 31 Gennaio 2016
Interrail Scandinavia: Trondheim e Røros, nel cuore della Norvegia
Dopo Oslo, e al settimo giorno di viaggio, il nostro InterRail prosegue verso nord, nel cuore della Norvegia. Saliamo sul treno norvegese e ci addormentiamo sulle comodissime cuccette nella capitale norvegese per risvegliarci l’indomani 500 km più a nord, a Trondheim, terza città della Norvegia.
Raggiungiamo il vecchio ponte, sul quale ci fermiamo per ammirare il magico panorama, e ci restiamo quando vediamo finalmente il sole fare capolino. A queste latitudini è un bene così raro, che facciamo il pieno visto e considerato che salendo sempre più a nord non sappiamo quando lo rivedremo di nuovo.
Continuando verso il centro entriamo nella Chiesa di Nostra Signora (Var Frue Kirk), aperta (come dovrebbero esserle tutte del resto) a chi ha più bisogno per una preghiera, un tetto, una bevanda calda o semplicemente un po’ di compagnia.
Dopo un assaggio di diverse specialità della regione a base di salmone affumicato, salame di renna e formaggi con marmellata di tyttebær (mirtillo rosso, che cresce da queste parti e che viene usato in cucina in mille modi) siamo pronti a riaffrontare il freddo nordico.
Raggiungiamo il porto, letteralmente ghiacciato, restiamo ad ammirare il colore del cielo, in un perenne rosa/arancio che è difficile dire se è l’alba o il tramonto.
Røros, paesino pittoresco e sito Unesco
Il giorno seguente decidiamo di esplorare la regione per fare tappa a Røros, caratteristico paesino di cinquemila anime due ore di treno più a sud, sito Unesco dal 1980.
Per circa trecento anni la storia di questo paese è stata legata a quella della miniera di rame aperta qui nella metà del 1600 e le case sono rimaste praticamente come allora, oggi tutelate come “patrimonio culturale”.
Uno Smørbrød (panino/toast che i norvegesi mangiano a pranzo) e un succo di Tyttebær prima di attraversare il pittoresco paesino con uno “spark” (incrocio tra slittino e monopattino per la neve) fermandoci ad osservare e fotografare gli scorci che fanno il fascino di questo posto.
Saliamo sulla collinetta, dominata dalla chiesa bianca costruita negli anni d’oro dell’estrazione del rame prima di visitare il museo che illustra la storia mineraria del paese.
Prima di tornare alla stazione per aspettare il treno che ci riporterà a Trondheim , il gps culinario che mi accompagna suggerisce di fermarci da Berkel & Bar, dove facciamo il pieno di prelibatezze che questa regione ha da offrire.
Il tram più a nord del mondo
Poco più su’ un edificio circolare con delle vetrate e una bandiera norvegese attira la nostra curiosità. All’ingresso la frase “Kortreist mat i godt selskap” (cibo locale in buona compagnia) promette bene e, una volta entrati, il panorama sul lago di ghiaccio, le montagne circostanti e il mare in lontananza con il sole quasi al tramonto ci fanno fermare a goderci questo spettacolo. Al buffet zuppa di verdure, marmellate fatte in casa, salmone affumicato senza dimenticare il “Brunost” famoso formaggio marrone norvegese al sapore di caramello.
Quando il sole è ormai tramontato, riprendiamo il tram per raggiungere il centro e salutiamo Trondheim e la sua regione per attendere il nostro prossimo treno. L’InterRail scandinavo continua verso il nord della Norvegia e il circolo polare artico, prossima tappa:Bodø.
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Israele, terremoto allo Shin Bet: Netanyahu silura il capo Bar e denuncia il suo predecessore
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il presidente del partito israeliano Unità Nazionale, Benny Gantz, definisce il licenziamento, da parte del premier Benjamin Netanyahu, del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, "un colpo diretto alla sicurezza dello Stato e allo smantellamento dell'unità nella società israeliana per ragioni politiche e personali".
Anche il presidente di Yisrael Beytenu, Avigdor Liberman, condanna la decisione, dichiarando che se il Primo Ministro Netanyahu “avesse combattuto Hamas con la stessa determinazione con cui sta combattendo il capo dello Shin Bet, l'ufficio del Procuratore generale e il sistema giudiziario, l'olocausto del 7 ottobre sarebbe stato impedito”.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - La Russia ha ripetutamente affermato che non dovrebbero esserci “forze di peacekeeping” della Nato in Ucraina. E se l'Alleanza decidesse di aiutare Kiev in questo modo, significherebbe la guerra. Lo ha affermato su X il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato la sua intenzione di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e di averlo "informato che la prossima settimana presenterà una proposta al governo per porre fine al suo mandato".
In una dichiarazione successiva, Netanyahu ha spiegato: “In ogni momento, ma soprattutto durante una guerra esistenziale come quella che stiamo affrontando, deve esserci piena fiducia tra il primo ministro e il capo dello Shin Bet. "Ma sfortunatamente, la situazione è l'opposto: non ho questa fiducia. Nutro una sfiducia continua nel capo dello Shin Bet, una sfiducia che è solo cresciuta nel tempo".
(Adnkronos) - "Il nemico americano ha lanciato un'aggressione palese contro il nostro Paese nelle ultime ore con oltre 47 attacchi aerei", si legge nella dichiarazione. In risposta, "le Forze Armate hanno condotto un'operazione militare specifica prendendo di mira la portaerei americana USS Harry S. Truman e le sue navi da guerra nel Mar Rosso settentrionale con 18 missili balistici e da crociera e un drone".
"Con l'aiuto di Allah Onnipotente", prosegue la dichiarazione, "le forze armate yemenite continueranno a imporre un blocco navale al nemico israeliano e a vietare alle sue navi di entrare nella zona di operazioni dichiarata finché gli aiuti e i beni di prima necessità non saranno consegnati alla Striscia di Gaza".
Sana'a, 16 mar. (Adnkronos) - Gli Houthi hanno risposto ai bombardamenti americani sullo Yemen attaccando la USS Harry S. Truman nel Mar Rosso con missili balistici e un drone. Lo rivendica il portavoce del gruppo yemenita.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - La polizia israeliana ha aperto un'indagine sull'ex capo dell'agenzia di sicurezza Shin Bet, Nadav Argaman, dopo che venerdì il primo ministro Benjamin Netanyahu ha presentato una denuncia.
Il premier israeliano ha accusato Argaman di ricatto e reati legati alla legge che riguarda lo Shin Bet, che proibisce ai dipendenti dell'organizzazione di divulgare informazioni ottenute nell'ambito del loro lavoro.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un abitante di Gaza, che stava "tentando di piazzare ordigni esplosivi" nei pressi del corridoio di Netzarim, è stato ucciso. Lo riferisce l'esercito israeliano.