La Fiorentina si pianta contro il Genoa e perde altre due lunghezze dalle battistrada assieme allo smalto del girone d'andata. Stasera c'è il derby di Milano, poi tutta l'attenzione sarà per la sfida del 13 febbraio a Torino quando si deciderà un pezzo di scudetto
Il Napoli regala gol e spettacolo ingranando la sesta, la Juventus infila la dodicesima vittoria consecutiva. Lo scudetto è affare loro, anche perché la Fiorentina si pianta contro il Genoa e perde altre due lunghezze dalle battistrada assieme allo smalto del girone d’andata. Ma che spettacolo lì davanti: i bianconeri ne fanno 4 al Chievo, gli uomini di Sarri rispondono con un pokerissimo all’Empoli. Stasera c’è il derby di Milano, poi tutta l’attenzione sarà per la sfida del 13 febbraio a Torino quando si deciderà un pezzo di scudetto. Allegri ci arriverà con un ritrovato Morata (doppietta all’Inter in Coppa Italia e replica al Chievo), mentre il Napoli si gode il 23esimo gol di Higuain, il decimo di Insigne e un ritrovato Callejon: la banda azzurra ha segnato 17 reti nelle ultime 4 partite, 23 nelle ultime 6. Per il resto, nel pomeriggio si segna solo a Bologna dove decide un rigore di Destro dopo che la squadra di Donadoni aveva dilapidato un doppio vantaggio. Tra Genoa e Fiorentina, Udinese e Lazio, Torino e Verona c’è tanto nervosismo e nessun gol.
Risultati (tra parentesi gli assist)
CARPI-PALERMO 1-1:
24’ Gilardino (Hiljemark), 74’ Mancosu (rig)
Ammoniti: Cofie, Letizia (C); Gonzalez, Vazquez, Quaison (P)
ATALANTA-SASSUOLO 1-1:
27’ Berardi, 32’ Denis
Ammoniti: Conti, Diamanti (A); Defrel, Berardi, Longhi, Consigli (S)
Rigore sbagliato: Denis (parato da Consigli)
ROMA-FROSINONE 3-1:
18’ Nainggolan, 24’ Ciofani (Chibash), 48’ El Shaarawy (Zukanovic),
84’ Pjanic (Totti)
Ammoniti: Manolas (R); Ajeti, Dionisi (F) Il gioiello di tacco di El Shaarawy, il secondo centro in tre partite di Nainggolan e la ciliegina di Pjanic lanciato da Totti. Spalletti ha tanti motivi per sorridere nella sera in cui conduce la Roma alla prima vittoria sotto la sua gestione. Già perché nonostante l’emergenza terzini, l’ex allenatore dello Zenit ottiene buone risposte anche da Rudiger e Zukanovic (suo l’assist per il Faraone) utilizzati sugli esterni. La gara si risolve nel secondo tempo, dopo quarantacinque minuti di sostanziale equilibrio: il Frosinone lascia alla Roma il pallino del gioco. I giallorossi non si fanno pregare e trovano il vantaggio con Nainggolan, bravo a calciare da terra. Ma pochi minuti dopo le consuete amnesie riaprono tutto: assist di Chibsah e taglio di Ciofani, perso da Zukanovic, permettono all’attaccante di realizzare un gran gol a tu per tu con Szczesny. Sembra la solita solfa e quando Dzeko si vede respingere da Leali una conclusione precisa ricompaiono i fantasmi e qualche fischio dell’Olimpico. Invece nella ripresa la cresta di El Shaarawy spariglia le carte e allontana le paure. Nuovamente sotto, il Frosinone non riesce a scardinare il 4-3-3 impostato da Spalletti e nel finale Pjanic fa tris dopo un lancio di Totti.
CHIEVO-JUVENTUS 0-4:
6’ Morata (Lichsteiner), 40’ Morata (Khedira), 61’ Alex Sandro (Pogba), 67’ Pogba (Dybala)
Ammoniti: Radovanovic, Sardo, Pinzi (C); Alex Sandro, Hernanes (J)
Lo show di Morata e Pogba illumina la domenica nebbiosa di Verona. Prima il rischio rinvio, poi le perle bianconere. Quello portato in scena dai bianconeri è monologo di novanta minuti. Ne bastano sei al puntero spagnolo per ribadire che è definitivamente tornato, dopo essersi sbloccato in Coppa Italia contro l’Inter. A pochi minuti dall’intervallo colpisce ancora lui e, vista la consistenza del Chievo, la partita finisce lì. Nel secondo tempo tocca a Pogba prendersi il ruolo di protagonista. Il francese sarà pure troppo lezioso in alcune circostanze, ma quando la giocata va a buon fine l’applauso è scontato. Un suo tocco furbo manda in porta Alex Sandro per il 3-0, poi con una serpentina in proprio fissa il risultato. E nel finale, lanciato da Bonucci, aggancia con classe cristallina e solo l’incrocio dei pali gli nega la doppietta. Fanno dodici vittorie di fila, quattordici contando la Coppa Italia. Come si ferma questa Juve?
BOLOGNA-SAMPDORIA 3-2:
12’ Mounier, 24’ Donsah, 54’ Muriel, 80’ Correa, 87’ Destro (rig)
Ammoniti: Gastaldello, Mounier, Oikonomou (B) Fernando, Ivan, Correa,
Silvestre, Alvarez (S)
Ammoniti: Ansaldi, Pavoletti (G); Roncaglia, Vecino, Tino Costa (F)
NAPOLI-EMPOLI 5-1:
28’ Paredes, 33’ Higuain (Insigne), 37’ Insigne, 51’ Camporese, 83’
Callejon (Mertens), 88’ Callejon (Mertens)
Ammoniti: Reina, Hysaj, Allan (N) Zielinski, Buechel, Tonelli (E)
Gol e spettacolo: è un Napoli da impazzire. La banda di Sarri infila la sesta vittoria di fila e sale a quota 17 gol segnati nelle ultime 4 gare con un altro pokerissimo. Vittima del ciclone offensivo degli azzurri è l’Empoli, passato in vantaggio con una punizione di Paredes deviata da Callejon. Un episodio, perché prima e dopo c’è solo il Napoli. Dopo un paio di errori di Higuain, sempre l’argentino riporta tutto in parità ispirato da Insigne. E lo scugnizzo di casa, quattro minuti più tardi, firma il sorpasso con una punizione perfetta: decima rete in stagione, mai così bene da quando ha iniziato a giocare tra i pro. Nella prima si scatena anche Callejon, a secco fino a poche settimane fa. Prima un suo cross viene deviato da Camporese, poi fa poker e cinquina con due conclusioni fotocopia nate da spunti di Mertens. Mercoledì c’è la Lazio all’Olimpico, penultima tappa prima del faccia a faccia con la Juventus che schiarirà i valori nella lotta scudetto.
Ammoniti: Jankovic, Helander, Greco, Pazzini (V)
Ammoniti: Thereau, Wague (U); Djordjevic, Milikovic-Savic, Parolo,
Cataldi (L) Espulsi: Danilo (U), Matri (L)
MILAN-INTER 3-0: 35′ Alex (Honda), ’73 Bacca (Niang), ’77 Niang (Bonaventura)
Ammoniti: Alex, Kucka, Balotelli (M); Jovetic (I)
Rigore sbagliato: Icardi
Classifica
Napoli 50
Juventus 48
Fiorentina 42
Inter 41
Roma 38
Milan 36
Sassuolo 33
Empoli 32
Lazio 32
Bologna 29
Torino 27
Chievo 27
Atalanta 27
Palermo 25
Udinese 25
Genoa 24
Sampdoria 23
Carpi 19
Frosinone 16
Verona 11