La piccola, nata prematura, è ricoverata in terapia intensiva neonatale. La madre è in gravissime condizioni con ustioni su quasi la metà del il corpo. A dare fuoco a una donna incinta alla trentacinquesima settimana è stato il compagno dopo una violentissima lite. Lui, 40 anni ha afferrato una bottiglia di alcol e dopo averla cosparsa di liquido infiammabile ha provocato le fiamme. È successo a Pozzuoli (Napoli).
La donna, C. C. di 38 anni, è stata soccorsa da un passante e trasportata dal 118 prima Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. La paziente è stata poi trasferita d’urgenza nel reparto Grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Qui la donna è stata sottoposta a un taglio cesareo d’urgenza. La donna, ha circa il 40% del corpo bruciato, è ora in prognosi riservata: ha ustioni sul volto, collo, spalle e addome. La neonata, che pesa poco più di 2 chili, è ricoverata in terapia intensiva neonatale, ma le sue condizioni, nonostante tutto, sarebbero buone.
L’uomo è fuggito, ma è stato arrestato a Formia (Latina) dove ha avuto un incidente stradale: ai carabinieri ha confessato l’accaduto, ma in un primo momento non voleva dire il suo nome. Il reato contestato è il tentato omicidio. P. P., secondo l’agenzia Ansa, è noto alle forze dell’ordine per reati di droga. I militari dell’Arma lo hanno portato nella caserma di Formia per essere interrogato dal pm di turno della procura di Cassino. Poi il fascicolo sarà trasferito per competenza all’autorità giudiziaria di Napoli.
“Rimango allibito da questa violenza – dice all’Adnkronos dice il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia- che non può avere ragione o motivazione. I valori della vita non hanno più senso se si arriva a fare un gesto del genere”. Nel drammatico contesto di quanto avvenuto, Figliolia riserva “un plauso” al vicino di casa che “senza pensarci un attimo” è intervenuto dopo l’accaduto, spegnendo le fiamme e chiamando Carabinieri e 118 che sono così potuti intervenire immediatamente sul posto.