Società

Unioni civili: ha senso diffondere un’immagine distorta della famiglia tradizionale?

C’è in giro un rancore eccessivo contro la famiglia tradizionale che non capisco. Certo viviamo un’epoca in cui tutti odiano tutti e pochi possono attribuirsi una funzione esemplare, ma – escludendo interpretazioni complottiste – non si riesce a mandare giù tutto il veleno che si legge contro la famiglia tradizionale. Ne sono state scritte di tutti i colori: accostamenti con le pratiche pedofile, con la violenza con l’omofobia e con il femminicidio, per non parlare dei paralleli famiglia = camera a gas, già ben noti a chi ha qualche anno più di 20. Insomma, per giustificare la necessità di offrire uguali diritti a tutti gli individui era proprio necessario riempire di fango e di qualcos’altro un’istituzione che in fondo regge da parecchi secoli e forse qualche piccolo contributo allo sviluppo umano l’ha dato?

Certamente, soprattutto di questi tempi, la famiglia «tradizionale» non è il luogo perfetto. I primi a saperlo sono proprio quanti la vivono e la praticano. La famiglia è piena di difetti, anzi è la somma di tanti difetti. Però è un sogno, un’ideale, un tentativo di elevare il livello della convivenza, di formare e di proteggere, di aprire e di rafforzare, di trasmettere valori antichi senza aver paura di misurarsi con i nuovi. La famiglia è una somma di contraddizioni, una sequela di debolezze, ma è bella e risolve molti problemi che né lo stato, né le istituzioni possono risolvere. La famiglia non è il Paradiso terrestre, ma è un luogo aperto dove la condivisione dei valori morali conta più della condivisione dei beni materiali, e gli uni si mescolano agli altri. In famiglia si ama e si odia, si parla e si tace, si pensa e si ride, si canta e si balla, si mangia e si soffre, si lavora e si studia, ogni tanto si dorme. In famiglia si fa tutto e il contrario di tutto.

La famiglia merita di essere criticata, in alcuni casi merita perfino di essere condannata, perché la degenerazione dei valori della famiglia può essere molto pericolosa. Ma ogni istituzione può degenerare, sulla base delle capacità e della forza degli individui, spesso sotto la pressione di un ambiente difficile se non ostile. La famiglia è costituita da un uomo e una donna che decidono di avere dei figli all’interno di una relazione stabile, con la speranza che sia definitiva. Non è una cosa strana, capita perfino agli animali, alle aquile americane, ai gibboni, ai lupi e perfino agli albatri. La famiglia nasce per essere numerosa, niente è più all’opposto di una famiglia – non le coppie omosessuali, non le coppie instabili – quanto la famigliola da Mulino Bianco con un solo figlio/a.

Le famiglie non sono intolleranti, non pretendono di imporre il loro modello, non si considerano superiori. Certo sono convinte dei propri valori morali, ma non disprezzano quelli degli altri. Le famiglie non vogliono essere aiutate dallo Stato, ma vogliono potersi fare al meglio gli affari propri e non subire l’aggressione quotidiana di modelli che non condividono. Le famiglie vogliono poter girare nelle strade senza essere investite, anche se vanno a piedi o in carrozzina. Vogliono poter andare nei ristoranti o negli alberghi e trovare strutture adeguate. Le famiglie vogliono poter lavorare, senza subire vessazioni o ostracismi. Non vogliono favori, ma non desiderano subire torti o oltraggi.

Le famiglie votano e vogliono poter votare per persone serie che li rappresentino sul serio. Le famiglie sanno (e soffrono) nel vedere che in loro nome parlano persone che poi nella loro vita privata ne combinano più di Bertoldo, o preti o predicatori vari che poi sono di scandalo. Ma questo fa parte dell’ambiente generale e con pazienza viene sopportato tra le mille altre cose che una famiglia deve sopportare. Compreso quello di sentirsi dipingere per tutto quello che non vuole essere.

P.S. Per inciso, aggiungo che le famiglie non rifiuterebbero di poter godere integralmente anche in Italia di un sistema sociale sul modello, tipo Norvegia ad esempio, di quei paesi che riconoscono le unioni omosessuali e le coppie di fatto, ma che prevedono anche grandi sostegni economici alle famiglie.