E' quanto emerge dagli atti dell'inchiesta ‘Fuorigioco’ sulle evasioni fiscali e sulle false fatture per pagare gli agenti dei campioni del pallone
Ezequiel Lavezzi considerava la vita a Napoli “un carcere di lusso”, almeno ad ascoltare il suo procuratore, e non vedeva l’ora di trasferirsi in un altro grande club europeo. E’ la chicca che emerge dagli atti dell’inchiesta ‘Fuorigioco’ sulle evasioni fiscali e sulle false fatture per pagare gli agenti dei campioni del pallone. Il procuratore aggiunto di Napoli Vincenzo Piscitelli e i sostituti Stefano Capuano, Vincenzo Ranieri e Danilo De Simone hanno depositato l’intercettazione del calciatore argentino, fantasista del Napoli dal 2007 al 2012, con il suo procuratore Alejandro Mazzoni. E’ la conversazione del 20 gennaio 2012 che ha dato il via alle indagini perché fa cenno all’apertura di un conto corrente bancario in Svizzera. Un conto che secondo gli inquirenti serviva ad occultare un ‘nero’ di 80mila euro collegato al contratto del ‘Negro’, Cristian Chavez, punta ‘meteora’ del Napoli, appena due apparizioni sul terreno di gioco, stesso agente di Lavezzi.
Mazzoni ha appena riferito a Lavezzi di aver incontrato il ‘Pres’. Ovvero Aurelio De Laurentiis. Lavezzi chiede come è andata. Sta pensando di andare via da Napoli, dove forse non si trova più bene come prima. Tra l’altro la sua compagna, la modella Ylenia Screpante, è stata scippata e si è lasciata andare a commenti molto duri sulla città. In quel periodo i calciatori del Napoli sono vittime di numerosi furti ed intimidazioni. L’intercettazione è disposta nell’ambito di indagini che ipotizzano un complotto della criminalità organizzata per condizionarne le prestazioni in campo.
Mazzoni: “Bene… è andata credo molto bene… abbiamo parlato del tema che tu in Napoli non giochi più… gli ho detto ‘non è un problema né con la società, né con lei, ne col progetto… nessun problema solo che il ragazzo non ce la fa più, vive da cinque anni chiuso a casa, in un carcere di lusso, e questo lo abbiamo già parlato l’anno scorso in barca’… lui (De Laurentiis, ndr) mi ha detto: ‘Sì sì ma come prima cosa si deve trovare la squadra che paghi la clausola (è la clausola rescissoria per liberare Lavezzi fissata nel contratto con il Napoli, ndr)’ gli ho detto ‘ Pres. la clausula è un prezzo orientativo in modo che la società sia protetta, un prezzo alto, quando l’abbiamo messa”.
Lavezzi: “Ma noi siamo stati chiari!”.
Mazzoni: “No ma aspetta fammi finire di raccontarti… è normale… ognuno fa il suo discorso (…) credo che se gli interessi a una società come Manchester City, Paris Saint Germain, quei tipi di società che spendono quantità di soldi, si rispetta la clausola, altrimenti io credo che il prezzo logico è 25 milioni di euro. ‘Va bene va bene, lavoriamo su questo, sarà un problema toglierlo dal Napoli però si lavorerà per questo’ (…) lui (De Laurentiis, ndr) ha detto ‘noi l’abbiamo valorizzato’ no, Pres. non è così, quando lui è arrivato era già un campione, sono cresciuti insieme, io credo che il Napoli gli ha dato molto però anche lui ha dato molto al Napoli”…
Cinque mesi dopo Lavezzi saluterà Napoli per trasferirsi proprio al Paris Saint Germain.